Il progetto LEELA
Iniziato a metà novembre e con una durata prevista di tre anni, il progetto Leela (Laboratori Educativi per l’Empowerment, le Life skills e l’Autoconsapevolezza) ha l'obiettivo di contrastare la povertà educativa nel territorio della Valpolcevera. Il progetto, di carattere sperimentale e di approccio integrato e sistemico, vuole aiutare i bambini a relazionarsi in maniera più efficace con le difficoltà e le complessità che si trovano ad affrontare nel loro contesto, contrastando l'abbandono scolastico e i fenomeni di devianza minorile, tramite lo sviluppo delle Life Skills.
La povertà educativa
I minori sono soggetti a povertà educativa quando è compromesso il loro diritto a formarsi e svilupparsi, spesso a causa di una mancanza di opportunità educative a tutto campo: da quelle connesse con la fruizione culturale al diritto al gioco e alle attività sportive. Generalmente riguarda minori che vivono in contesti sociali svantaggiati, caratterizzati da disagio familiare, precarietà occupazionale e deprivazione materiale.
La Valpolcevera è un ambiente caratterizzato da ristrettezza economica, nuclei familiari a volte instabili e conflittuali e carenza di risorse personali e reti sociali, tutti elementi che hanno ricadute negative sul senso di sicurezza, di auto-efficacia e sulle prestazioni scolastiche dei minori. Tali disagi e vulnerabilità̀ possono portare a comportamenti antisociali di ritiro, di violenza e di prevaricazione. Il contesto si caratterizza quindi come fortemente a rischio rispetto alla povertà educativa.
L'idea
L'idea alla base della proposta nasce da una riflessione: la scuola insegna ai bambini svariate cose sul mondo esterno, la matematica, la geografia, la storia, ma spesso insegna pochissimo sul proprio mondo interiore. L'educazione alla conoscenza e esplorazione di come si è fatti può essere parte fondamentale per il pieno sviluppo dei minori, aiutandoli nella gestione di sé e nella relazione con gli altri.
Le Life Skills possono fornire strumenti utili per fare ciò e per contrastare la povertà educativa. Il progetto mette al centro dieci abilità (o Life Skills, vedi immagine successiva) che permettono alle persone di superare le difficoltà e di vivere al meglio delle proprie possibilità. Queste abilità possono essere raccolte in tre ambiti concettuali: Io e me stesso, Io e gli altri, Io e il mondo.
Per ogni ambito è stata individuata una metodologia educativa di riferimento per andare a lavorare su educazione alla consapevolezza attraverso la Mindfulness Psicosomatica (Protocollo Gaia), risoluzione equa dei conflitti attraverso uno specifico approccio comunicativo, l’alfabetizzazione emotiva e la comprensione reciproca (Comunicazione non violenta) e stimolo di particolari capacità cognitive (Philosophy for children).
L’obiettivo del progetto è proprio diffondere queste tre metodologie a partire dalle scuole e, successivamente, su tutto il territorio, lavorando così non solo sui minori, ma su tutta la comunità educante.
Le azioni
Il progetto vuole introdurre e stabilizzare le tre metodologie nelle scuole e nel territorio attraverso formazione e laboratori rivolti ai ragazzi. Inoltre, in un'ottica sistemica e sostenibile, propone anche atelier, momenti aggregativi ed eventi culturali dedicati alla comunità educante al fine di favorirne la coesione e la resilienza.
Sono previsti inoltre due grandi eventi di confronto e divulgazione durante le estati 2021 e 2022, i Visionary days, e un appuntamento al Festival dell’educazione sostenibile, evento conclusivo di tutto il progetto, durante l’estate 2022.
La rete
Il progetto è stato approvato da Impresa sociale “Con i Bambini” e promosso da Progetto A s.c.s.
Il partenariato comprende inoltre cinque istituti comprensivi statali (Bolzaneto, Cornigliano, Pontedecimo, Rivarolo e Sampierdarena), tre partner metodologici (i referenti scientifici delle metodologie educative impiegate) e cinque partner tecnici. In particolare, tra questi ultimi è stata coinvolta V.I.E. (Valorizzazione Innovazione ed Empowerment), società spin off dell’Università di Genova, che si occupa del monitoraggio e della misurazione dei risultati ottenuti attraverso le tre metodologie impiegate.
Per maggiori informazioni sul progetto, è possibile visitare il sito dedicato all’indirizzo www.progettoleela.it