Il valore della solidarietà per un’Unione Europea funzionante

Gli appelli alla solidarietà risuonano frequentemente all'interno dell'Unione Europea. Durante la prima ondata della crisi del Coronavirus, Ursula von der Leyden dichiarò che "solo la solidarietà ci permetterà di uscire da questa crisi". Alcuni anni prima, riflettendo sulla crisi economica, Jean-Claude Juncker sosteneva che "la solidarietà è il collante che tiene insieme la nostra Unione".
Perché la solidarietà è così preziosa nell'Unione europea? 

La solidarietà è un valore fondante dell'Europa
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Solidarietà Europea

Una larga parte della letteratura riscontra nei processi di integrazione europea pressioni funzionali. L’idea è che la solidarietà sia una funzione, cioè un mezzo per i fini che molti attori hanno: ad esempio mantenere una moneta unica, temperare i conflitti tra i paesi membri e mitigare le divergenze economiche. Tuttavia, alcuni attori potrebbero avere – e in effetti hanno – fini opposti: magari abbandonare la moneta unica, esacerbare i conflitti ed ignorare le divergenze economiche.

Che cos’è una funzione

Nel nostro articolo ‘The Solidarity Deficit of the EU: A missing functional value’ abbiamo argomentato che tale concezione di funzione come mezzo per scopi che gli attori hanno non è molto solida, perché, particolarmente nel mondo sociale, le persone tendono ad avere scopi molto diversi tra loro. Fortunatamente non è l’unica concezione di funzione disponibile.

In filosofia della biologia, la prospettiva eziologica fornisce un criterio più preciso per definire una funzione: parliamo di funzione ‘propriamente detta’, quando una proprietà di un sistema gioca un ruolo causale nell’esistenza stessa del sistema. Semplificando con un esempio: la funzione del cuore è pompare il sangue, perché in virtù di questa proprietà organismi dotati di cuore si sono diffusi sul pianeta. Al contrario, emettere rumore di battiti non è una funzione del cuore, ma una mera proprietà accidentale: pur essendo una proprietà comune nei cuori, non ha giocato alcun ruolo causale nella loro diffusione nel mondo.

Le funzioni sono standard valutativi

Pompare il sangue non è una semplice proprietà che un cuore può avere o meno, ma una proprietà che ogni cuore deve avere. Un cuore malato può non essere in grado di pompare il sangue, e cuori differenti pompano il sangue con diversi gradi di efficienza: saranno migliori o peggiori nel pompare sangue. Se il nostro cuore pompa male il sangue, dobbiamo prendere delle medicine anche se di fatto ci rifiutiamo di farlo. Le funzioni operano dunque come standard di valutazione: se la funzione del cuore è pompare il sangue, un buon cuore è un cuore che pompa bene, e se abbiamo un cattivo cuore, dobbiamo fare qualcosa per porvi rimedio.

Emile Durkheim
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Emile Durkheim - Foto di verapatricia_28, CC BY-SA 4.0 via Wikimedia Commons

Solidarietà come Funzione Sociale

Un ragionamento simile vale, con alcune doverose precisazioni, anche per le funzioni sociali come la solidarietà. La presenza di sentimenti di comunanza, canalizzati attraverso una identità condivisa, rappresenta un collante sociale fondamentale per il mantenimento di una società. Come aveva già intuito Durkheim, seppur senza il ben più solido e preciso framework teorico della concezione eziologica delle funzioni, la solidarietà corrisponde a un preciso e vitale bisogno del sistema sociale. Senza solidarietà, un gruppo umano non è in grado di sopravvivere alle varie crisi che ricorrentemente lo minacciano. Questo implica che dobbiamo volere la solidarietà, anche se di fatto non ce ne interessiamo. Si tratta insomma di un vero e proprio standard valutativo.

Solidarietà Europea come standard valutativo funzionale

Supponiamo che un ricco Stato membro europeo non dimostri alcun interesse diretto ad aiutare gli altri Stati membri colpiti da una qualche crisi, economica o pandemica ad esempio. Senza solidarietà è altamente improbabile che l'Unione Europea come sistema politico possa sopravvivere a shock asimmetrici ricorrenti, senza appassire lentamente. Questi fallimenti politici rivelano le debolezze dell'UE rispetto ad altri sistemi politici, creando così spazio per forze politiche centrifughe che, in ultima analisi, mettono in pericolo la stessa polity dell'UE. In questo senso, il caso specifico dell'UE sembra dimostrare la tesi generale secondo cui la solidarietà è una condizione di possibilità di qualsiasi impresa cooperativa, in quanto è fondamentale per accettare i vari costi che tale cooperazione necessariamente richiede. La solidarietà europea, se correttamente operazionalizzata come funzione eziologica, dovrebbe essere anche "misurabile". Ci dovrebbe essere una giusta quantità di solidarietà che è necessaria per far funzionare il sistema politico come deve funzionare per poter sopravvivere. 

Fonte: Burelli C. & Donati N. (forthcoming) ‘The Solidarity Deficit of the EU: A missing functional value’ In: European Solidarity (eds. Quenivet, N. Tava, F.). ECPR Press.
Carlo Burelli è Assegnista di ricerca in Filosofia politica presso il Diparitmento di Antichità, Filosofia e Storia
Niccolò Donati è Assegnista di ricerca in Scienze Politica presso il Dipartimento di Scienze sociali e politiche dell'Università degli Studi di Milano


Immagine di copertina natanaelginting su Freepik

di Carlo Burelli e Niccolò Donati