Mediazione comunitaria in ambito penitenziario

L'esperienza tra pari della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate

di Juan Pablo Santi (ed. Mediazione Comunitaria di Zona Editrice)

Venerdì 18 gennaio, presso la sede della Società di Letture e Conversazioni Scientifiche a Palazzo Ducale, è stato presentato il volume Mediazione comunitaria in ambito penitenziario. L'esperienza tra pari della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate, curato da Juan Pablo Santi, dottore di ricerca in Scienze Politiche dell’Università di Genova e pubblicato nella collezione di Mediazione Comunitaria di Zona Editrice. Il libro raduna i contributi e le testimonianze dei diversi attori coinvolti nel progetto pilota, in Italia e in Europa, di mediazione comunitaria e penitenziaria tra pari. Una molteplicità di punti di vista a proposito dell’esperienza svolta presso il reparto femminile della II Casa di Reclusione di Milano-Bollate durante il 2015 e il 2016. Questa esperienza di mediazione, nata grazie alla sinergia tra la stessa Casa di Reclusione, l’Associazione Sesta Opera di Milano e l’Associazione di Mediazione Comunitaria di Genova, e facente oggi parte delle attività della convenzione tra la Fondazione San Marcellino e il nostro Ateneo, si è ispirata al decennale progetto di mediazione comunitaria tra pari del Ce.Re.So n° 1 di Hermosillo, capitale dello stato messicano di Sonora, che dal 2006 forma ogni anno mediatori pari tra la popolazione detenuta al fine di migliorare le condizione di tutte le persone che abitano e/o lavorano in carcere. Il progetto, avviato in seguito all’organizzazione di un workshop tenuto presso il Centro San Fedele di Milano in occasione delle attività precongressuali del X Congresso Mondiale di Mediazione (Genova, settembre 2014), ha come obiettivo generale la sensibilizzazione alla prevenzione e gestione dei conflitti in un’ottica comunitaria rivolta in primis alle ristrette, ma coinvolgendo nel processo anche l’intera istituzione (direzione, personale socio-sanitario e agenti) e i volontari dell’Associazione Sesta Opera che operano in carcere. Tra le tematiche della sensibilizzazione troviamo laboratori di tecniche di comunicazione efficace, strumenti e abilità di mediazione, linguaggi espressivi (artistici e teatrali), riflessioni sulle lingue e il linguaggio. Il volume si concentra sui primi due anni del percorso, concluso con la consegna degli attestati di frequenza a nove detenute (allora circa un 10% della popolazione carceraria del femminile), ma attualmente ancora in atto, grazie a un contributo della Fondazione Vismara, raggiungendo altre detenute, nuovi volontari e, in questa fase, anche le agenti penitenziarie. Inoltre, la parte di laboratorio di mediazione comunitaria tra pari in ambito penitenziario è stata replicata anche nelle tre carceri genovesi, all’interno del progetto POR FSE-Regione Liguria “Oltre il muro”, con capofila il nostro Ateneo e attualmente in fase conclusiva.

di Mara Morelli, Dipartimento di Scienze della formazione
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