State of the Art? The Future of Peacekeeping Data

La crescente instabilità a largo delle frontiere italiane ed europee e la minaccia posta dal terrorismo ha sollevato una rinnovata attenzione su temi della sicurezza internazionale. Da alcuni anni l’Osservatorio sui Conflitti  del Dipartimento di Scienze Politiche (DISPO) dell'Università di Genova organizza cicli di incontri sull’evoluzione della sicurezza globale. Dal 2015 il DISPO ha organizzato anche quattro workshop internazionali (sostenuti dal consorzio NASP, dalla Compagnia San Paolo e dalla Scuola di Scienze Sociali di UniGe) focalizzati sul rapporto tra conflitti e istituzioni.

Docenti provenienti da Yale, Uppsala, New York, SIPRI, Oxford, Cambridge, Amsterdam e altre prestigiose università hanno presentato le loro ricerche e ne hanno discusso i risultati con dottorandi, studenti e cittadini. Al tempo stesso la ricerca di giovani studiosi è stata analizzata da senior scholar. L'obiettivo generale è promuovere la cooperazione scientifica tra università italiane e straniere attraverso la realizzazione di attività di ricerca congiunta. L'obiettivo specifico è organizzare eventi aperti alla cittadinanza e gli studenti che vedano il coinvolgimento di esperti internazionali in materia, per presentare e discutere sul territorio temi della ricerca e per avviare un partenariato tra gli attori coinvolti.

Dal 17 al 19 luglio 2019 si è tenuto il quarto workshop su “Conflitti e Istituzioni”. Quest’anno il workshop (dal titolo "State of the Art? The Future of Peacekeeping Data") è stato organizzato in maniera congiunta con la Folke Bernadotte Academy (FBA). La FBA è l’Agenzia di ricerca del Ministero degli Esteri del governo Svedese. Il Workshop si è tenuto nelle sedi della Camera di Commercio di Genova, la quale, come avvenuto anche in passato, ha sostenuto l’evento.
La struttura del workshop, aperto a tutti (studenti, docenti, cittadini), è stato caratterizzato – nel primo giorno - da una tavola rotonda dal titolo: “Peacekeeping: crisi della sicurezza contemporanea e del multilateralismo”, nella quale sono intervenuti gli organizzatori italiani del workshop (i professori Giampiero Cama - UniGe,  Andrea Ruggeri - Oxford e il sottoscritto) – ed altri esperti della materia. Il Prorettore Vicario di UniGe – Prof. Enrico Giunchiglia - ha aperto i lavori del convegno. Dopo i saluti istituzionali della Camera di Commercio, il Prof. Agostino Bruzzone (UniGe) ha presentato il nuovo corso di Laurea magistrale "Strategos -International Master Degree in Engineering Technology for Strategy & Security".  Nella tavola rotonda, attraverso l’ausilio dei risultati più recenti della ricerca politologica, i partecipanti hanno illustrato le caratteristiche delle operazioni di peacekeeping ed il loro rapporto con le minacce contemporanee, sia nel contesto globale che in riferimento a quello italiano.

Strategos

Il 18 e 19, invece, si sono alternate presentazioni di ricerche di accademici rinomati a livello mondiale sul tema delle operazioni di pace (tra cui Lisa Hultman, Han Dorussen, Hanne Fjelde e Paul Diehl). Le presentazioni hanno esaminato temi quali il rapporto tra mandato delle operazioni di peacekeeping ONU ed efficacia delle missioni, le cause del diverso livello di contributo nazionale alle operazioni, i diversi indicatori del successo delle operazioni, l’effettiva capacità delle missioni di peacekeeping nel ridurre la violenza ed il loro impatto economico nell’area di intervento. Il dibattito si è infine concentrato sulla presentazione e discussione dei più importanti dataset esistenti (si pensi a quelli del SIPRI) in materia di peacekeeping. Un evento unico nel panorama accademico europeo (e non solo) che l’Università di Genova ha avuto l’onore di ospitare.

Un approfondimento sul convegno è disponibile sul canale YouTube di UniGe.

di Fabrizio Coticchia, Dipartimento di scienze politiche