UniStem Day 2019

Lo scorso 15 marzo il nostro Ateneo ha partecipato attivamente a quella che ormai è diventata tradizione consolidata di organizzare l’UniStem Day, appuntamento annuale di divulgazione rivolta agli studenti delle scuole superiori della provincia di Genova e zone limitrofe.
Questo evento di comunicazione scientifica, voluto fortemente e coordinato da Elena Cattaneo, professoressa dell’Università Statale di Milano e senatrice a vita, è giunto alla sua undicesima edizione. L’UniStem Day, metafora divulgativa del lungo e affascinante viaggio della ricerca nell’ambito della biologia delle cellule staminali, è cresciuto di anno in anno, forte degli interessi e della curiosità dei ragazzi e alimentato dall’entusiasmo di giovani ricercatori, fino a includere 99 atenei e centri di ricerca in 15 Paesi nel mondo, in 4 continenti, diventando un evento mondiale.

Sala Convegno Unistem Day

L’Università degli Studi di Genova ha partecipato attivamente con un seguito di oltre 300 studenti di Licei Scientifici, Classici e Istituti Tecnici-Settore Tecnologico della città di Genova, Ovada (Alessandria) e Recco (Genova). L’evento patrocinato dall’Ateneo genovese e dall’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino è stato organizzato e coordinato da me e dai proff. Rodolfo Quarto e Roberta Tasso, ricercatori del campo della medicina rigenerativa e delle cellule staminali e dal sig. Enrico Zeraschi del Dipartimento di Medicina Sperimentale (DIMES) dell’Università degli Studi di Genova.

In apertura di giornata, dopo i saluti istituzionali e le note di benvenuto da parte del dott. Giovanni Ucci, Direttore Generale dell’Ospedale Policlinico San Martino e il prof. Marco Invernizzi, Pro-Rettore dell’Università di Genova per la Ricerca e il Trasferimento Tecnologico, è stato organizzato un collegamento in streaming con la senatrice Liliana Segre per un emozionante intervento sul valore della memoria. E’ stato molto toccante assistere - ed essere noi stessi partecipi - al sincero trasporto emotivo e all’evidente empatia manifesta in tutti i presenti e suscitata dalle parole della Senatrice, tanto vere e forti, quanto mai scontate. Questo intervento ha offerto sicuramente uno spunto di riflessione importante per tutti, e in particolare per i ragazzi presenti, a monito di essere maggiormente consapevoli gli uni verso gli altri, soprattutto in una società odierna in cui non si può e non si deve rimanere indifferenti alle diverse situazioni problematiche che stanno emergendo.

La parola è quindi passata ai relatori che hanno partecipato a organizzare la parte scientifica della giornata. Quest’anno la tematica proposta ai ragazzi si è basata sul confronto critico tra le aspettative ideali riposte dai ricercatori e studiosi in queste particolari cellule progenitrici, paragonate alle prospettive terapeutiche reali, clinicamente già attuabili.
Il prof. Roberto Lemoli, del Dipartimento di Medicina Interna di Ateneo, ha illustrato ai presenti la valenza clinica e terapeutica dell’infusione di cellule staminali ematopoietiche, più comunemente conosciuta come “trapianto di midollo”, quale realtà clinica ampiamente validata. La prof.ssa Chiara Gentili, del Dipartimento di Medicina Sperimentale ha invece stimolato la curiosità degli studenti verso gli aspetti più “biotecnologici” dello studio e della ricerca nel campo della biologia delle cellule staminali volta a ottimizzare futuri approcci terapeutici per rigenerare e/o “ingegnerizzare” organi e tessuti. Il prof. Paolo Malatesta, del Dipartimento di Medicina Sperimentale ha invece illustrato ai ragazzi presenti il “lato oscuro della forza” staminale portandoli a riflettere sul ruolo patologico di queste cellule nell’insorgenza e diffusione tumorale. Per finire, il dott. Federico Villa, giovane ricercatore dell’Ospedale Policlinico IRCCS San Martino, ha condiviso con i presenti una sua idea progettuale “futuristica” volta a modificare nano-particelle prodotte da diversi tipi di cellule, tra cui le cellule staminali, per ottenere una metodica più efficiente e specifica nell’indirizzare molecole farmacologiche in maniera esclusiva e selettiva verso micro-metastasi tumorali senza ledere i tessuti sani.
UniStem Day rappresenta un appuntamento importante, sia per il nostro Ateneo, che per le scuole superiori del nostro territorio che partecipano sempre con grande entusiasmo a questa giornata di comunicazione e confronto in cui scienza, coscienza, curiosità e voglia di imparare si combinano fra di loro in maniera interdisciplinare e stimolante.

di Sveva Bollini, Dipartimento di medicina sperimentale
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