Verso l’eccellenza nella formazione medica post-laurea

Questa interessante pubblicazione dell’Università di Genova consente di riformulare una prima, fondamentale, riflessione sulle modalità con le quali formiamo, e si formano, i giovani medici specializzandi e sulla conseguente acquisizione delle competenze necessarie a svolgere al meglio le proprie attività.
In un momento storico in cui la necessità di figure sanitarie è indispensabile su un piano francamente quantitativo (la pandemia, causata dal SARS-Cov2, ha costretto il sistema a un massiccio ingresso di professionisti della salute in molti gangli dell’organizzazione sanitaria e dei servizi pubblici), il tema della qualità professionale che i futuri protagonisti del panorama delle cure dovranno necessariamente offrire si pone con forza.
L’idea di un curriculum formativo basato sulle competenze “comunque” acquisite appare vincente: il prodotto giustifica il percorso e non viceversa.

In tale prospettiva, una Scuola fondata “per”, e non “su” gli specialisti in formazione, diventa una costruzione sociale utile all’intera comunità dei cittadini: sostenibile, democratica, equa, che risponda ai bisogni di salute reali e non a logiche di spazi professionali mantenuti in virtù di un prestigio presente o passato. Molte cose dovranno cambiare, ma il cambiamento è già in atto: quando non liberamente e razionalmente scelto per il bene del sistema e dei suoi professionisti, viene imposto dalle (tragiche, drammatiche) circostanze.

Ripensare, criticamente e attentamente, i meccanismi formativi di cui siamo co-protagonisti e responsabili, sperimentare e selezionare le migliori modalità di acquisizione di knowledge, skill e behaviour, potrà permetterci di rilanciare la professione sanitaria oltre l’ostacolo di tanti anni di sotto-reclutamento, sottofinanziamento, poca attenzione al sistema di cura di parte pubblica.
Il Servizio Sanitario Nazionale, e i Servizi Sanitari Regionali, sono una ricchezza inestimabile che possiamo e dobbiamo permetterci per garantire la salute come diritto: potremo farlo solo adeguandoci ai tempi, spendendoci in nuove forme di medical education, formandoci e formando i futuri professionisti della salute ai valori che il testo dichiara e a cui ispira tutta l’idea progettuale del curriculum competency-based.  
 

La copertina del libro

Il Modulo generale

Il Modulo Generale illustra il quadro di riferimento cui si sono ispirati tutti i volumi dedicati ai Curricula Nazionali per le Scuole di Specializzazione in medicina.

Attualmente sono già stati pubblicati, sempre con la GUP, il Curriculum Nazionale per Medicina di Emergenza Urgenza, Nefrologia, Igiene e Medicina Preventiva, Medicina Nucleare. A ruota arriveranno Medicina del Lavoro, Geriatria e Chirurgia Pediatrica. Tutti e 7 questi libri rappresentano un esempio concreto di come ogni Scuola di Specializzazione potrebbe organizzare il proprio curriculum nazionale e locale, offrendo una mappa chiara ai docenti,  ai medici in formazione e a tutti i cittadini.

I libri sono e-book in open-access scaricabili dal sito GUP.

di Guglielmo Buonaccorsi e Antonella Lotti