Bilancio Sociale
Bilancio Sociale
L’Ateneo ha pubblicato il suo secondo bilancio sociale riguardante il periodo 2010 – 2012. Non si tratta di un documento meramente consuntivo e neppure destinato ad uso interno. Esso da un lato valuta il presente sulla base degli andamenti passati con l’intento però di aprirsi al futuro; dall’altro costituisce un ponte tra l’Università e la comunità genovese e ligure.
Diamo un’occhiata all’indice per farci un’idea dei suoi contenuti. Dopo una parte introduttiva in cui vengono richiamati valori, missione, linee strategiche e organizzative si affronta il tema delle risorse su cui l’Università può contare: risorse umane, finanziarie, immobiliari, il patrimonio artistico, il gioiello rappresentato dai Giardini botanici Hanbury, le grandi infrastrutture di servizio (le biblioteche, la rete informatica e telematica). Si approfondiscono quindi i processi attraverso i quali l’Ateneo assolve ai suoi compiti: la formazione, la ricerca e il trasferimento tecnologico, l’internazionalizzazione, il sistema salute. Si evidenziano altresì alcuni dati significativi riguardanti i poli decentrati di Imperia, Savona, La Spezia. Ci si sofferma infine sul posizionamento (lusinghiero) nelle diverse graduatorie nazionali.
Le conclusioni del documento si focalizzano sul ruolo dell’Università quale fattore di sviluppo di Genova e della Liguria. Fattore di sviluppo per i giovani che forma e che riescono a collocarsi sul mercato del lavoro meglio che altrove; per l’impegno nella ricerca e le idee che produce potenzialmente in grado di fertilizzare il territorio; per i circuiti che attiva a livello nazionale, europeo e mondiale attraverso ben 120 convenzioni e rapporti di collaborazione internazionale; per il valore economico, sociale, culturale che produce e mette a disposizione di tutta la collettività.
Il bilancio sociale che abbiamo predisposto, attraverso alcuni mesi di intenso lavoro, su impulso delle Autorità Accademiche e con il coinvolgimento, convinto e impegnato, dell’amministrazione e della sua dirigenza, non nasconde le criticità, è integrato nella vita quotidiana dell’Ateneo, è orientato al miglioramento delle prestazioni, si pone al servizio degli obiettivi che l’Ateneo si propone nell’ambito delle sue opzioni valoriali e nel rapporto collaborativo con i suoi stakeholder. Ciò in un momento di transizione in cui si stanno abbandonando vecchi schemi e ci si sta muovendo verso quadri di riferimento fortemente innovativi.
Nel nostro Ateneo sta crescendo e si consolida sempre più la cultura della responsabilità e dell’accountability nel mentre è in via di definizione un sistema organizzativo coerente con le esigenze della valutazione, del monitoraggio, della rendicontazione, della comunicazione. Tutto questo presuppone – come il Magnifico Rettore sottolinea nella sua introduzione – un grande sforzo di condivisione, condivisione delle difficoltà, condivisone delle scelte strategiche, condivisione delle informazioni che ci riguardano. Condivisione con i docenti, il personale, gli studenti che sperano in un futuro migliore, con la città e la regione di cui ci sentiamo solidali.