Accessibilità web e tecnologia assistiva
Con questo obiettivo di fondo il 3 dicembre l’Università, in sinergia con il progetto RiseWISE, ha organizzato il convegno “Accessibilità web e tecnologia assistiva. Strumenti di inclusione digitale”, invitando le associazioni, il mondo pubblico e quello privato a confrontarsi sul tema.
Il principio da cui si sono sviluppati gli interventi è stato che la disabilità non è da concepire come una condizione della singola persona, quanto una differenza tra la persona e l’ambiente. Lo sviluppo di servizi accessibili e l’adozione di tecnologie assistiva sono le condizioni per colmare tale differenza e per favorire le piena ed effettiva partecipazione alla vita digitale.
Il contesto normativo
La prima sessione sul contesto normativo, coordinata da Isabel Fanlo Cortés, si è aperta con l’intervento di Valentina Di Gregorio, docente del nostro Ateneo, focalizzato sulle tutele giuridiche e la Web Accessibility Act. Di seguito Claudio Celeghin di AgID ha schematizzato i nuovi obblighi per la PA, introdotti dal D.Lgs. 106/2018, che ha modificato la nota Legge Stanca.
La vicepresidente di EBU Bárbara Martín Muñoz ha illustrato il Trattato di Marrakesh, ratificato da parte dell’Unione Europea nel 2018 e prezioso strumento per affrontare la “carestia mondiale” di libri, così come viene definita la mancanza di accesso alla maggior parte dei libri pubblicati nel mondo.
L'inclusione digitale
Incentrata sugli strumenti a supporto dell’inclusione digitale, la successiva sessione è iniziata con l’intervento di Maura Casadio, docente del nostro Ateneo, sui dispositivi, cioè la tecnologia assisitiva, che aiutano a navigare il web. A seguire Roberto Scano, presidente di IWA Italy, ha affermato che, se non sviluppano in modo accessibile, i programmatori, i web designer e i gestori di contenuti non si possono definire professionisti del web. “L'accessibilità applicata alla trasformazione digitale – ha spiegato José Usero di Funka - garantisce vantaggi per chiunque e favorisce l'accesso delle persone con disabilità al mercato del lavoro digitale”.
Buone pratiche
Nel pomeriggio Cristina Bellingeri, Disability Manager del Comune di Genova, ha coordinato gli interventi sulle buone pratiche di inclusione digitale. Tra le esperienze portate dalle associazioni quelle di Isabella Baroni di AISM, Caterina Bagnara di ENS Genova, Elisa Molinari di LIA e Nadia Decarolis di Abilitando hanno sottolineato l’importanza di diffondere la cultura dell’accessibilità. Le buone pratiche del nostro Ateneo sono state raccontate da Cristina Candito, docente del nostro Ateneo, da Angelo Lupo di Manydesigns e dalle tesiste Annalisa Bovone e Paola Silvestre.
Il convegno, che ha registrato un’ampia partecipazione di pubblico, è stata un'importante occasione per dare visibilità al tema dell'inclusione digitale attraverso la voce e le esperienze delle persone con disabilità, ribadendo il principio “Nulla su di noi, senza di noi”.
Il coinvolgimento di tutti gli attori della società digitale ha reso il confronto interessante ed arricchente, inoltre i servizi di interpretariato LIS e di sottotitolazione hanno garantito la piena accessibilità degli interventi tenuti.
3 dicembre 2019
Ore 9:30
Aula Magna
Palazzo dell'Università
via Balbi 5 - Genova
Per maggiori informazioni: federica.imperiale@unige.it