UniGe a Play Festival del gioco di Modena 2024
Play - Festival del Gioco
Si è conclusa l’edizione 2024 di Play Festival del gioco, che ha visto quest’anno afflussi record, addirittura superiori al periodo precedente la pandemia, con oltre 45000 ingressi e un sold-out di biglietti.
Play - Festival del Gioco è una full immersion con decine di opportunità per divertirsi e stare insieme, scoprire nuove proposte e conoscere quanto il gioco costituisca, prima di tutto, un momento di socialità ed espressione creativa, utile anche per comprendere meglio il mondo che ci circonda, a partire dalla scienza e dalla storia.
Organizzato da ModenaFiere con il patrocinio dell'Università di Genova, le parole chiave di questa 15a edizione di Play - Festival del Gioco sono: ruolo, narrazione ed esperienza. Un viaggio in un mondo di padiglioni in cui si è stati accompagnati dalla suggestiva mappa realizzata da Francesca Baerald.
Le attività nello stand di UniGe
- Play History (con Game Science Research Center e Associazione Italiana di Public History), appuntamento ormai collaudato con il gioco ad ambientazione storica, considerato strumento sempre più efficace di divulgazione e conoscenza nel vasto pubblico;
- presentazione delle diverse attività specifiche di UTLC e CeRG dedicate in particolare ai metodi e alle applicazioni di game based learning;
- una decina di studenti UniGe hanno presenziato lo stand presentando prototipi di giochi da loro realizzati: Ianua 1600, il gioco di ruolo scritto dagli studenti dell’insegnamento di Storia della cultura e della società in età moderna del CdS in Storia durante i due ultimi anni accademici, L’ultimo viaggio sulla via della seta e Cuius Regio eius Religio, due prototipi di giochi da tavolo disegnati da due gruppi di studenti di Storia moderna (Scienze Internazionali e diplomatiche). Realizzato autonomamente dagli studenti: WarFables, un interessante tentativo di coniugare meccaniche di boardgame tridimensionale con elementi di gioco di ruolo old school;
- sui tavoli di UniGe sono stati playtestati anche i prototipi alcuni ricercatori: Fortuna di Jack Dyble, un gioco di carte sul commercio di beni in età moderna avvincente e utile a comprendere i meccanismi del rischio economico e della nascita delle assicurazioni, e Custodia di Antonio Iodice, gioco prodotto nell’ambito di un ERC, dedicato al XVII secolo.
Durante i tre giorni il Centro di Ricerca sul Gioco ha presentato le proprie altre attività imperniate, da un lato, verso la diffusione dell’idea del gioco come prodotto culturale e, dall’altro, sull’uso del gioco come strumento di socializzazione e di sviluppo delle competenze trasversali anche negli adulti, come dimostra l’applicazione del progetto Boardgame in carcere in cui è impegnato anche il nostro Polo Universitario Penitenziario.
Numerosissimi i visitatori (giovani e meno giovani, studenti provenienti da moltissime parti d’Italia, insegnanti di scuola, formatori, docenti, semplici curiosi) che si sono fermati al nostro stand e hanno affollato i nostri tavoli, dimostrando la crescente attenzione alle sperimentazioni ludiche in ambito formativo.
UniGe a Play
L'Università di Genova era presente, come lo scorso anno, con uno stand organizzato da UTLC - Unige Teaching and Learning Centre e dal CeRG - Centro di Ricerca sul Gioco del Dipartimento di Scienze Politiche e Internazionali.
Lo stand di UniGe era collocato nell’area scientifica della manifestazione, insieme al Game Science Research Center, all'Università di Modena e Reggio Emilia, Università di Firenze, Università di Torino, IMT Lucca, all’Istituto Nazionale di Astrofisica, all’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale e altri importanti istituti e centri di ricerca.