23 maggio 2020: Palermo chiama Italia
Giornata della legalità
23 maggio 2020
Nel giorno del 28° anniversario della strage di Capaci, l'Università di Genova ricorda tutti i caduti per mano mafiosa. L’emergenza che viviamo ci impone di organizzare in forma diversa dal passato le commemorazioni, ma mai come oggi è importante partecipare e stringerci tutti sentendoci parte dello stesso Paese.
L'appello della Fondazione Falcone
La prof.ssa Maria Falcone, Presidente della Fondazione Falcone, dedica "questo Giorno della Memoria a tutti coloro che in questi mesi si sono prodigati per il bene della nazione anche a rischio della vita. Sarà un modo per dire grazie ai medici, agli infermieri, ai volontari della protezione civile, ai farmacisti, agli operai, alle commesse dei supermercati, ai giovani driver, alle forze dell’ordine e a tutti coloro che sono rimasti al loro posto per permettere alla nostra Italia di andare comunque avanti e consentire a tutti noi di restare al sicuro a casa. Sarà anche l’occasione per rendere omaggio alla memoria delle donne e degli uomini che in questa battaglia, per senso del dovere e della solidarietà umana, hanno perso la vita".
L'iniziativa, proposta è di esporre lenzuola bianche fuori dalle nostre case come segno di unità nazionale nel contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata.
#PalermochiamaItalia e UniGe risponde
L’Ateneo, in questa ricorrenza, espone lenzuola bianche dai palazzi di via Balbi.
UniGe invita tutta la comunità accademica a esporre un lenzuolo bianco al balcone e a condividerne le foto, tramite i canali social, usando gli hashtag:
#PalermochiamaItalia #23maggio2020 #fondazionefalcone #ilcoraggiodiognigiorno #ilmiobalconeèunapiazza
Anche la mafia può essere sconfitta, se saremo consapevoli, uniti, fermi e coraggiosi.
La voce agli studenti
In questo video, studenti e alumni dell'Università di Genova leggono un testo di Paolo Borsellino in ricordo di Giovanni Falcone.
Speranza e lotta
"La fine di Giovanni Falcone potrebbe essere letta come una sconfitta dei giusti e dello Stato, come la fine di una speranza, ma in realtà la sua morte ha rappresentato l’inizio di una vera rinascita della società civile, che ha spinto le istituzioni statali a sferrare nei confronti della mafia un attacco tale da ridurre quasi al tappeto Cosa nostra. Tutti i più grandi latitanti, tranne Matteo Messina Denaro, sono in prigione e l’azione della magistratura e delle forze dell’ordine non conosce soste. È importante, però, che l’azione non si fermi. Qualsiasi indecisione o allentamento della tensione giova a Cosa nostra. Per questo è fondamentale l’impegno delle istituzioni e, soprattutto, la vigilanza della società civile. Spetta a tutti noi, ai giovani, che saranno i protagonisti del domani, mantenere alto l’esempio lasciato da Giovanni Falcone e fare propria la lezione di legalità, di professionalità e di amore per lo Stato che il magistrato ci ha lasciato."
— Fondazione Falcone