L'acido abscissico per migliorare la qualità di vita nei soggetti con prediabete e diabete mellito
Elena Zocchi, laureata in Medicina e Chirurgia, è docente di Biochimica Clinica all’Università di Genova dove concentra i suoi studi nel campo della biochimica metabolica, in particolare sul ruolo del nuovo ormone animale acido abscissico nella fisiopatologia umana.
L'acido abscissico: cosa è e quale è la sua funzione?
L'acido abscissico (ABA) è un ormone vegetale presente e attivo anche negli animali dove contribuisce al controllo della glicemia. L'acido abscissico nei soggetti sani aumenta nel sangue dopo un pasto ricco in carboidrati mentre nei soggetti diabetici questo aumento non si osserva. Nello studio “L’ormone acido abscissico stimola l'assorbimento di glucosio nel muscolo scheletrico in modo insulino-indipendente, attraverso l’attivazione di AMPK”, recentemente pubblicato sulla rivista Scientific Report*, gli autori Magnone M. et al. dimostrano che ABA è in grado di aumentare il consumo di glucosio da parte del muscolo in maniera indipendente dall’insulina, finora considerata l’unico ormone capace di questa funzione.
La funzione dell’acido abscissico
La professorezza Zocchi spiega dettagliatamente la funzione dell'acido abscissico:
"ABA stimola l’assorbimento di glucosio nel muscolo isolato di topo, in assenza di insulina; l’assunzione orale di ABA alla dose di 1 microgrammo per Kg di peso corporeo insieme al glucosio stimola l’immediato trasporto e utilizzo metabolico dello zucchero nel muscolo di ratti. L’assunzione orale di ABA per 5 settimane migliora in modo significativo la glicemia di topi alimentati con una dieta ad alto contenuto di carboidrati. Infine, il trattamento giornaliero con ABA per 5 settimane di topi con insufficiente produzione di insulina migliora il controllo glicemico e aumenta nei muscoli il contenuto di glicogeno (la riserva energetica di glucosio). Questo risultato dimostra che l’assunzione di ABA per via orale può mimare l’effetto dell’insulina, aiutando il muscolo a consumare glucosio e riducendo così la glicemia."
Effetti metabolici di ABA e insulina.
Nelle cellule, l’insulina, attraverso la proteina Akt, stimola il trasporto di glucosio nel muscolo e nel tessuto adiposo, attiva la sintesi dei trigliceridi nel tessuto adiposo (liposintesi) e di lipoproteine nel fegato (iperlipidemia).
ABA, attraverso la proteina AMPK, stimola il trasporto di glucosio nel muscolo, e attiva il consumo metabolico di trigliceridi contribuendo alla diminuzione della lipidemia e del peso corporeo. Attraverso Akt, l’insulina inibisce AMPK.
Nello specifico, la professoressa Zocchi evidenzia che:
"Il meccanismo molecolare attraverso cui ABA stimola il consumo muscolare di glucosio è diverso da quello attivato dall’insulina ed è mediato dalla proteina AMPK, che presiede alla regolazione della risposta dell’organismo alla carenza di nutrienti. Farmaci attivatori di AMPK (come la metformina) sono attivamente ricercati come potenziali nuovi trattamenti contro obesità, diabete mellito e sindrome metabolica per i loro effetti migliorativi sul controllo di glicemia, lipidemia e peso corporeo. La scoperta che un nuovo ormone umano (ABA) stimola il consumo di glucosio nel muscolo rappresenta una svolta nelle conoscenze sulla fisiologia metabolica e apre nuove prospettive nella terapia di condizioni dismetaboliche molto diffuse, quali prediabete e sindrome metabolica (associazione di eccesso di peso corporeo, aumento dei livelli di glucosio e lipidi nel sangue, ipertensione)."
I risultati dello studio sull’acido abscissico
I risultati, descritti nel lavoro di Magnone et al., suggeriscono che il trattamento orale con ABA, alla dose di 1 microgrammo per Kg di peso corporeo, migliori il controllo glicemico in soggetti pre-diabetici e diabetici, aumentando il consumo muscolare di glucosio in modo insulino-indipendente attraverso un meccanismo mediato da AMPK. Poiché l’ABA è presente nei vegetali, nel prossimo futuro preparazioni nutraceutiche a base di estratti vegetali potranno fornire la dose di ABA sufficiente a produrre gli effetti migliorativi osservati nello studio pilota.
L'assunzione per via orale della dose ottimale di ABA per migliorare la qualità di vita nei soggetti con prediabete e diabete mellito
I risultati degli studi pubblicati su Scientific Reports e quelli sopra citati hanno consentito lo sviluppo di un prodotto nutraceutico titolato in ABA da parte dello spin-off UniGe “Nutravis S.r.l.”. Questo prodotto è notificato al Ministero della Salute, ed è commercializzato negli USA e in alcuni paesi Europei, con l’indicazione d’uso nel prediabete, ad oggi orfano di terapia, e nella sindrome metabolica. L’assunzione per via orale della dose ottimale di ABA, insieme ad uno stile di vita sano, consentirà di normalizzare i livelli di ABA nel sangue dei soggetti con prediabete e diabete mellito contribuendo a migliorare il controllo glicemico e del peso corporeo.