Approccio transcatetere alle valvole atrio-ventricolari: dall'eco al trattamento

  • Circa il 10-15% delle persone sopra i 75 anni presenta una insufficienza mitralica di grado moderato-severo1
  • Il 5,6% delle donne e l’1,5% degli uomini sopra i 70 anni soffrono di insufficienza tricuspidalica di grado moderato o severo2
  • Gli esperti di tutta la Liguria si confrontano su queste patologie, approfondendo gli aspetti diagnostici e i trattamenti all’avanguardia, sotto la guida del Prof. Italo Porto

Patologie valvolari e loro trattamento

Le insufficienze valvolare mitralica e tricuspidalica rappresentano patologie diffuse interessando una percentuale significativa della popolazione italiana sopra i 70 anni d’età. L’evoluzione di queste patologie è molto variabile e dipende da diversi aspetti tra cui l’eziologia, la severità del rigurgito, l’eventuale cardiopatia associata. Le insufficienze mitralica e tricuspidalica di grado moderato-severo sono frequentemente associate a scompenso cardiaco e, se non correttamente trattate, hanno un importante impatto sulla prognosi dei pazienti, in termini di riospedalizzazione e di mortalità.

A oggi, l'approccio chirurgico è la prima scelta per i pazienti che soffrono di queste patologie valvolari, nei casi in cui la terapia medica non si dimostri sufficiente. Negli ultimi tempi però si è sempre più diffusa la tecnica di riparazione trans-catetere della valvola mitrale e, più recentemente, di quella tricuspide. Questa tecnica rappresenta una valida alternativa per tutti i pazienti che non possono essere trattati chirurgicamente per elevati rischi operatori. «Tale approccio – spiega Italo Porto, docente UniGe di Malattie dell'apparato cardiovascolare e direttore della Clinica delle malattie dell'apparato cardiovascolare dell’Ospedale Policlinico San Martino IRCCS – ha le caratteristiche di essere minimamente invasivo ed è particolarmente indicato nei soggetti che presentano comorbidità, età avanzata o scompenso cardiaco; in queste tipologie di pazienti ha infatti dimostrato un ottimo livello di efficacia, presenta meno rischi rispetto all’intervento chirurgico a cuore aperto e consente un decorso post-operatorio più veloce».

Il convegno

Per approfondire su quali pazienti indirizzare le innovative metodiche di trattamento delle insufficienze valvolari e per creare un network di conoscenza condivisa, cardiologi clinici, ecocardiografisti e cardiologi interventisti della Liguria si incontrano all’Università di Genova – il 13 gennaio 2024 – al convegno sulle diagnosi e le nuove frontiere di trattamento delle valvole cardiache mitrale e tricuspide, sotto la guida del responsabile scientifico Italo Porto.

L'evento offre ai medici partecipanti la possibilità di esercitarsi sulla corretta diagnosi ecocardiografica e la metodica interventistica grazie all’utilizzo di sofisticati simulatori presso il Centro di servizio di Ateneo di simulazione e formazione avanzata - SIMAV dell'Università di Genova.

Il programma dettagliato è nella locandina allegata.

1. Bedogni F, Berti S, Esposito G, Trattamento transcatetere dell’insufficienza mitralica per i pazienti non eleggibili all’intervento chirurgico: epidemiologia, diagnosi, equità di accesso ed impatto economico. G Ital Cardiol 2017;18(2 Suppl 1):3S-8S
2. Vitrella G, Fabris E, Gatti G, et al. Insufficienza tricuspidale e indicazioni al trattamento. G Ital Cardiol 2019;20(4 Suppl. 1):27S-35S


 

13 gennaio 2024

Dipartimento di medicina interna e specialità mediche - DIMI e Centro di servizio di Ateneo di simulazione e formazione avanzata - SIMAV dell'Università di Genova.

L'evento è realizzato con il supporto non condizionante di Edwards Lifesciences.

Segreteria organizzativa:
PLANNING Congressi Srl
+39 340 3628146
g.spiga@planning.it

di Eliana Ruffoni