Come sfruttare la tendenza a guardare sempre più video (invece di leggere) per migliorare la qualità della cultura sul web?
Ci sono molti spazi social per docenti, come Academia.edu o Researchgate.com, dove ci si scambiano idee sulle pubblicazioni: con PHILvideos l'idea è creare un portale che comprenda un motore di ricerca affidabile dove trovare contenuti di qualità selezionati da esperti, ma anche un ambiente dove gli studenti si scambiano idee a partire da video.
Un portale in cui selezionare video tematici già presenti in internet, ma spesso difficili da reperire per la sovrabbondanza di dati e per la difficoltà di scegliere, con l'attenzione a citare fonti e documenti per approfondire le informazioni.
Con il progetto PHILvideos è stata creata una classificazione dei video sia per contenuti che per tipologia che per qualità. Così è nato un filtro più funzionale ai diversi bisogni degli studenti, un filtro umano, che garantisce precisione e affidabilità scientifica. Nel tempo si è delineata una serie di funzionalità del portale che dovrebbe creare un network di scambi e collaborazione tra studenti e docenti, un ambiente in cui discutere dei problemi attuali, un aiuto per la didattica universitaria, e, in generale, un aiuto alla diffusione della cultura.
Per trovare i video giusti occorre creare un database robusto ed un motore di ricerca efficiente. Molti studenti e studentesse di filosofia hanno collaborato a classificare i video e studenti e studentesse di ingegneria hanno lavorato e stanno lavorando al progetto per perfezionare il motore di ricerca e creare una sharp search più ricca del filtro che al momento sta già funzionando bene.
Il progetto inizia dai video filosofici: se la cosa funzionerà con la filosofia, allora funzionerà con tutto il resto! Infatti i problemi cui il portale si prefigge di rispondere sono generali per ogni settore della cultura:
Il progetto nasce come spin-off universitario, ma si è evoluto in una società no-profit.
Nato dalla proposta di Fabio Patrone dottore di ricerca in filosofia, Carlo Penco docente di Teorie della comunicazione e Nicolò Metti, supportati sia idealmente sia tecnicamente da Federico Pitto, esperto di web UniGe. Gli studenti di ingegneria sono stati seguiti da Armando Tacchella e Massimo Narizzano entrambi docenti UniGe di Sistemi di elaborazione delle informazioni.