Il tempo di reclusione di qualità: nuove sale multimediali nel carcere di Pontedecimo

«Ci siamo posti l’obiettivo di rendere il tempo della reclusione un tempo di qualità», così Paola Penco, Direttrice della Casa Circondariale di Genova Pontedecimo, ha commentato l’inaugurazione delle sale multimediali della Casa Circondariale di Genova Pontedecimo avvenuta lo scorso 1° marzo alla presenza di Rita Monica Russo, Provveditore dell’Amministrazione Penitenziaria per le regioni Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e di Federico Delfino, Rettore dell’Università di Genova.


Le sale multimediali, destinate alle sezioni maschili e femminili, sono attrezzate per leggere, scrivere, studiare, guardare film, accedere al computer, sostenere esami scolastici e universitari. «Nel corso della mia esperienza professionale ho sempre scelto di investire nel mondo dell’istruzione – afferma Rita Monica Russo - e i risultati mi hanno dato ragione. Credo fermamente nella capacità dei docenti di incidere nelle vite delle persone ristrette, apportando cambiamenti significativi e duraturi. Per questo reputo fondamentale la collaborazione, a tutti i livelli, tra le istituzioni penitenziarie e quelle scolastiche ed universitarie».


Con l’occasione è stato siglato anche il Protocollo d’intesa tra Amministrazione Penitenziaria e Università di Genova, con il quale l’Ateneo si impegna a realizzare il Polo Universitario  all’interno di un istituto penitenziario ligure. L’attuale Polo Universitario Penitenziario, sorto nel 2015 e operante dall’esterno, collabora con 4 carceri liguri: Marassi, Pontedecimo, Sanremo e La Spezia. «Con questo Protocollo rafforziamo la già stretta e proficua sinergia con l’Amministrazione Penitenziaria» dichiara Federico Delfino. «Una collaborazione -prosegue il rettore – che, mi piace sottolineare, non è solo formativa. Alcune pubblicazioni della GUP, la casa editrice dell’Università, sono state stampate in carcere, nell’ambito del progetto Il Cielo in una Stampa, portato avanti da Grafica KC, tipografia di Casella, e il Ministero della Giustizia. Inoltre la Cooperativa SC’ART, in cui lavorano detenute ed ex detenute, ha realizzato una serie di gadget per la linea UniGe sostenibile, rigenerando i banner di plastica dell’Ateneo».


«Le iscrizioni ai diversi corsi di laurea triennali e magistrali degli studenti detenuti sono in costante crescita e a dicembre 2022 abbiamo registrato 39 iscritti – osserva Renzo Repetti, Delegato del Rettore al Polo Universitario Penitenziario Regionale -Tra le diverse iniziative in corso vale la pena citare la Clinica legale, di recentissima istituzione per iniziativa del Dipartimento di Giurisprudenza e il progetto di forte impatto sociale sul Gioco da tavolo in carcere, svolto in collaborazione con il Provveditorato per l’amministrazione penitenziario Piemonte – Liguria – Valle d’Aosta e il Centro di ricerca sul gioco (Unige) rivolto all’intera popolazione detenuta e agli agenti di polizia penitenziaria».