UniGe accoglie la rappresentanza studentesca europea per il premio "Marco & Alberto Ippolito"
La XXII edizione del premio internazionale “Marco & Alberto Ippolito" approda al Dipartimento di scienze politiche e internazionali dell'Università di Genova. Nell'Aula Magna dell'Albergo dei Poveri quattro giornate di scambio culturale attraverso la fotografia, il racconto e la poesia oltre che lo sport per 12 scuole provenienti da tutta Europa. Si tratta di una iniziativa promossa dalla Federazione Nazionale Insegnanti di cui è presidente Natina Cristiano, moglie del compianto giudice Ippolito, in ricordo dei suoi figli, due giovani reggini amanti dell’arte e della letteratura.
La mattinata si è aperta con i saluti istituzionali dell'assessore allo sport Alessandra Bianchi, che ha dato il benvenuto a nome del Comune di Genova. Con lei presenti Fabrizio Benente, prorettore alla terza missione dell'Università di Genova, Antonio Micillo, presidente Coni Liguria, e Daniela Preda, direttore del Dipartimento di scienze politiche e internazionali. Ed è stata proprio quest'ultima a illustrare il perché il dipartimento abbia deciso di ospitare questa edizione del premio: «Visti i tempi che stiamo vivendo, è importante gettare le basi per una solidarietà del futuro. Basti ricordare quanto sono stati importanti gli incontri di frontiera tra i giovani subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, per esempio quelli tra Nizza e Ventimiglia».
Se l'inclusione è uno degli obbiettivi del premio, «lo sport è certamente uno strumento di integrazione sociale», ha tenuto a ricordare il presidente del Coni Liguria Antonio Micillo. «Dallo sport può scaturire il talento, ma andare alle Olimpiadi è un optional, come amo sempre dire. Realizzare un sogno significa anche impegnarsi per raggiungere traguardi più piccoli». E chi meglio del campione paralimpico genovese, Francesco Bocciardo, per comunicare l'importanza dello sport, capace di creare ponti, di favorire il dialogo, di prevenire il disagio sociale e psicofisico. «Un esempio poco noto è quello dell'Ucraina, che, dopo il disastro di Chernobyl, ha adottato grandi politiche di sviluppo dello sport paralimpico e oggi arriva sempre prima sul podio».
Per i giovani presenti in aula, la giornata è anche stata l'occasione di scoprire parte della ricca offerta formativa dell'ateneo ligure, che tra i tanti corsi di laurea erogati, anche in lingua inglese, offre una laurea triennale in Scienze internazionali e diplomatiche, una magistrale in Relazioni internazionali e la nuova laurea in Politiche, governance e informazione dello sport, attiva dall'anno accademico 2023-24.