Ricerca, imprenditoria, sostenibilità: ScreenNeuroPharm

Marietta Pisano, Martina Brofiga, Francesca Callegari, i nomi delle tre dottorande dell'Università di genova che, dopo aver vinto SmartCup Liguria, il concorso per idee imprenditoriali generate da spin-off universitari e start-up imprenditoriali in cui i progetti uniGe sono stati protagonistiStart Cup UniGe lo scorso ottobre, hanno partecipato alle finali nazionali del PNI Premio Nazionale per l'Innovazione, dove si sono sfidati 65 progetti innovativi. La start up ScreenNeuroPharm da loro creata ha vinto la menzione speciale “Pari Opportunità”.

Le abbiamo intervistate per farci raccontare da loro come nasce e perchè ScreenNeuroPharm è una startup che unisce ricerca, imprenditoria e sostenibilità.

Callegari, Pisano e Brofiga ScreenNeuroPharm - UniGe

Come è nata l’idea di ScreenNeuroPharm?

Marietta Pisano: "ScreenNeuroPharm è nato in un momento di spensieratezza, in una di quelle cene in cui si sogna e tutto sembra realizzabile. Era una cena con Martina, mi ricordo perfettamente che era una domenica, avevamo questa abitudine di andare a cena la domenica sera per raccogliere le forze per affrontare la settimana. Eravamo con diversi amici che hanno iniziato a parlare della SmartCup e della loro idea di partecipare; in quel momento con Martina abbiamo pensato di poter dare una forma diversa alla nostra passione per la ricerca. Quella sera lì, tra una birra e una risata, abbiamo trasformato la nostra ricerca in idea imprenditoriale, in qualcosa a cui poter dedicare il nostro futuro; così è nata ScreenNeuroPharm."
 

L'inizio di tutto ScreenNeuroPharm - UniGe
L'inizio di tutto: ScreenNeuroPharm

Marietta Pisano e Martina Brofiga sono le fondatrici di questa ormai prossima Start-up. Dott.ssa Brofiga, potrebbe indicarci cosa farà ScreenNeuroPharm?

Martina Brofiga: "ScreenNeuroPharm si occupa della progettazione, dello sviluppo e della validazione di strumenti per l’ingegnerizzazione delle colture cellulari. Il nostro scopo è quello di ricreare un microambiente in vitro che mimi le caratteristiche chiavi dell’in vivo, permettendo di avere un banco di prova più efficace di quelli ad oggi in commercio per lo screening farmacologico. Ad oggi, infatti, la maggior parte dei test pre-clinici in vitro vengono effettuati su colture bidimensionali, che non rispecchiano le reali condizioni in vivo. Tali modelli, troppo semplificati, spesso portano a sovrastimare o sottostimare gli effetti di un farmaco, con conseguente fallimento in una fase avanzata dell’iter sperimentale. Inevitabilmente, tale ritardo, porta a tempistiche molto lunghe, un dispendio di soldi considerevole e un sacrificio animale inutile."

Ricerca ScreenNeuroPharm - UniGe
Ricerca ScreenNeuroPharm

Perché un utente dovrebbe bussare alla vostra porta e non andare dalla concorrenza (italiana o straniera)? Dott.ssa Pisano, potrebbe elencarci i vostri 3 punti di forza?

Marietta Pisano: "Innovativi, al servizio del cliente e a favore di una ricerca eticamente corretta. Questa è la realtà di ScreenNeuroPharm e questi sono i suoi punti di forza. Siamo un team di ricercatori, sappiamo quanto sia importante essere al passo con le ricerche ed arrivare per primi a fare piccole nuove scoperte che però possono cambiare il futuro. Inoltre come StartUp vogliamo mettere al primo posto i nostri clienti, noi quanto loro renderanno possibile il dare una forma a ScreenNeuroPharm, e quindi meritano tutta la nostra attenzione. Infine scegliere noi significa fare un  passo in avanti nella ricerca di tanti settori, ma sempre rispettando il mondo: quello che più ci preme, forse anche perchè siamo tutte amanti degli animali, è arrivare alla filosofia degli esperimenti cruelty-free, cioè senza l’uso di animali. Questo è un passo che non può essere fatto dall’oggi al domani, ma che va raggiunto e i prodotti ScreenNeuroPharm sono un mattone importante per questo obiettivo."

Accanto a Martina Brofiga e Marietta Pisano, si è aggiunta Francesca Callegari. La dott.ssa Callegari si è trovata coinvolta in questa impresa ancor prima di discutere la sua tesi di Laurea Magistrale in Bioingegneria e cominciare il suo dottorato… Cosa la ha spinta a lanciarsi in ScreenNeuroPharm?

Francesca Callegari: "Prima di tutto l’idea all’avanguardia vincente che sta alla base di ScreenNeuroPharm, che permette di coniugare il mondo della ricerca che mi ha da sempre appassionato con un’idea imprenditoriale, quindi con uno sguardo anche alle esigenze alle richieste del mercato, ottica che un ingegnere dovrebbe sempre avere. Il tutto con un approccio eticamente sostenibile. Quindi quando mi è stata data l’opportunità di unirmi all’ottimo team, non solo molto specializzato e competente ma anche in grado di favorire un ambiente di lavoro piacevole e stimolante, ho accettato con piacere questa opportunità di mettermi alla prova."

Bioingegneria ScreenNeuroPharm - UniGe
Bioingegneria ScreenNeuroPharm

Siete tutte e tre bioingegnere e dottorande dell'UniVersità di Genova, quanto ha inciso la vostra formazione nelle vostre scelte?

Marietta Pisano: "Il dottorato è stata una base fondamentale per poter dare origine a questa idea. E non parlo solo in campo di conoscenze ingegneristiche, parlo anche caratterialmente. Fare un percorso di studi con un dottorato significa lavorare ogni giorno in un ambiente che richiede sempre il massimo, significa lavorare con colleghi di tutte le età che sono fondamentali per implementare la ricerca e per scoprire nuovi punti di vista. Si, si crea competizione ma si impara anche a lavorare insieme per raggiungere un risultato più grande, che è un po’ la base per una buona StartUp."

Martina Brofiga: "Sicuramente senza una buona base sia bio che ingegneristica non sarei mai riuscita a pensare, insieme alle mie colleghe, a una soluzione come quella proposta da ScreenNeuroPharm. Sono comunque sicura che senza tanta curiosità e un po' di sana competizione non saremmo mai arrivate a concepire l’idea di Start-up."

Francesca Callegari: "Il percorso di studi che ho seguito presso Unige è stato sicuramente fondamentale perché mi ha permesso di sviluppare competenze sia teoriche che pratiche sia nell’ambito biologico che nell’ambito ingegneristico e soprattutto mi ha insegnato a coniugare questi due mondi, un passaggio non scontato in questi ambiti. Ed è questo approccio che sta alla base di ScreenNeuroPharm."

ScreenNeuroPharm ha un programma di ricerca, di investimenti, di commercializzazione? Come pensate di affrontare il 2021?

Martina Brofiga: "Siamo già in fase di stesura del brevetto e nel 2021 la nostra idea è di costituirci come start-up innovativa e come spin-off UniGe. Sicuramente la maggior parte del nostro tempo, come scienziate, sarà rivolto a ultimare e migliorare i nostri prodotti. Inoltre, rivolgeremo la attenzione alla partecipazione di bandi pubblici e cercheremo di far conoscere ScreenNeuroPharm a livello nazionale."