Confronto pubblico tra i candidati rettore con gli studenti, i docenti e i dipendenti dell'Ateneo
Confronto pubblico tra i candidati rettore con gli studenti, i docenti e i dipendenti dell'Ateneo
Si è svolto nei giorni scorsi il Confronto pubblico tra i candidati rettore, organizzato dall'associazione studentesca universitaria Idee Giovani UniGe, l'Università degli Studi di Genova e l'emittente televisiva locale Primocanale. Idee Giovani UniGe nasce lo scorso 18 marzo da un gruppo di ragazzi provenienti da diverse realtà del nostro Ateneo (Giurisprudenza, Medicina, Economia, Scienze Politiche, Ingegneria, Scienze della Formazione, Lettere e Filosofia) con un interesse comune per la partecipazione attiva alla vita universitaria in tutte, o quasi, le sue sfaccettature: dall'organizzazione di incontri di approfondimento di tematiche di pertinenza accademica, alla presentazione di progetti volti ad un maggior e miglior coinvolgimento di tutti gli studenti.
Diverse le proposte in cantiere ed in fase di elaborazione: in primis la realizzazione di un progetto che consenta di vivere le strutture di Ateneo sotto una luce diversa, portando al loro interno le telecamere di Primocanale per poter fissare su pellicola e web momenti di impegno nel confronto con le realtà che ci circondano.
Punti di partenza di questa iniziativa, saranno l'elezione del Magnifico Rettore ed una campagna elettorale quanto mai sentita e vissuta dal sistema Ateneo. Quattro candidati rendono già di per sé il confronto interessante, se poi questi sono l'attuale Prorettore Vicario, il Preside della Scuola Politecnica, l'ex Vicepreside della Scuola di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, e il Preside della Scuola di Scienze Sociali allora questo assume caratteri davvero importanti.
Si danno pacificamente lotta - perdonerete l'ossimoro - la corrente scientifica e quella umanistica, in un botta e risposta denso di contenuti, mai banale, mai conclusosi con un "dico così perché è così": e lo hanno fatto anche davanti alle telecamere di Primocanale, presentandosi ad un confronto voluto e organizzato da studenti (con l'efficiente supporto dell'Università), pensato per gli studenti, oltreché per i docenti e i dipendenti del nostro Ateneo.
L'iniziativa è nata nei mesi scorsi con un preciso obbiettivo sul solco del principio motore dell'associazione: la partecipazione. Partecipazione che, nella fattispecie, riguarda la scelta del nuovo Magnifico, un momento che, come tanti altri, è vissuto lontanamente (quando addirittura per nulla percepito) dal corpo studentesco: "disagio" che naturalmente si è manifestato nell'intervento dello stesso al confronto appena passato... Saremmo imprecisi se non dicessimo che, probabilmente, tale assenza è dovuta al fatto che gli oneri di voto competono ai rappresentanti degli studenti e noi, studenti "semplici", ne approfittiamo per lavarcene le mani.
Il Confronto pubblico tra i candidati alla carica di Rettore svoltosi lo scorso 21 maggio presso l'aula Magna del Palazzo Universitario di Via Balbi, è stato ed ha voluto essere un germe di questo pensiero e gli interventi degli studenti hanno sottolineato l'esigenza di sapere quali sono le dinamiche, quali i progetti futuri. Che lo vogliamo o no, la vita di Ateneo riguarda tutti e tutti noi studenti: è facile, ad esempio, protestare e lamentarsi delle strutture. Ma se al "mugugno" non fa seguito qualche azione - lecita ovviamente - che palesi l'interesse accorato di coloro i quali frequentano i nostri edifici, esso rimane sterile e non può nemmeno lontanamente portare frutto.
I mezzi ci sono, allora - forse - è il caso di fruirne!
Effondere nella logica della normalità un maggiore interesse alle attività dell'Università ammetto che non è semplice e, forse, è un proposito un po' ambizioso: ma questo è il nostro scopo ed è bene tenere a mente che la situazione genovese non costituisce la regola. Ci sono Atenei molto più partecipati e, secondo Idee Giovani UniGe, è questa la rotta da seguire. Invitiamo tutti coloro che sono interessati a contattarci per collaborare, presentare idee, progetti, o qualsiasi altra "cosa" pensiate possa migliorare quella che in fondo è la nostra seconda casa, se non altro per il tempo e l'impegno che qui dentro spendiamo e profondiamo.