Zanshin Tech ovvero l’arte marziale digitale
Zanshin Tech ovvero l’arte marziale digitale
Sempre più spesso giornali e televisioni ci raccontano di tragedie legate al fenomeno del cyberbullismo: persecuzioni e molestie digitali in grado di spingere i giovanissimi (la fascia più a rischio è quella 11-15 anni) alla disperazione e in alcuni casi perfino al suicidio.
Il fenomeno è in continua crescita: la no profit inglese ChildLine ha affermato che, solo nel 2013, il cyberbullismo sarebbe cresciuto dell’87% e secondo una ricerca olandese avrebbe addirittura superato il bullismo tradizionale.
In Italia la situazione non è differente rispetto agli altri paesi ed essendo un fenomeno relativamente nuovo i genitori, gli insegnanti e gli stessi ragazzi spesso non sanno come affrontarlo e come prevenirlo.
Per questo motivo a Genova un piccolo gruppo di persone ha deciso di provare un metodo nuovo.
Ci si è chiesti: come è possibile cambiare l'approccio che un adolescente ha con la tecnologia?
La risposta è arrivata dal passato: per migliaia di anni infatti le arti marziali sono state lo strumento con cui educare la propria mente al controllo e alla consapevolezza.
È nato così lo Zanshin Tech, una vera e propria arte marziale digitale (la prima al mondo a quanto ci risulta) che ha come scopo l'educazione dei ragazzi all'uso delle tecnologie.
Dalle arti marziali tradizionali provengono i valori di base (onore, rispetto, controllo di sé) e alcuni metodi di insegnamento (esercizi di riscaldamento per favorire la concentrazione, ripetizione delle regole, percorso di crescita individualizzato, ecc...) affiancati da concetti prettamente tecnologici come la gestione delle aggressioni digitali, il funzionamento dei social network e di molte altre tecnologie.
Studiando i casi reali di cyberbullismo, inoltre, il gruppo ha identificato una decina di tecniche di aggressione standard e ne ha determinato segnali, effetti e contromosse; ai ragazzi viene quindi insegnato a riconoscere possibili attacchi online, a valutarne le conseguenze e a contrastare le aggressioni utilizzando la tecnologia prima e meglio di chi può far loro del male; tutto questo sempre rispettando la prima regola fondamentale: niente di ciò che si impara verrà usato per attaccare.
Lo Zanshin Tech si articola in 10 livelli identificati da 10 bracciali colorati ed il cyberbullismo è solo il primo degli argomenti; dal secondo livello vengono introdotti concetti più complessi (privacy, gestione della propria identità digitale, sicurezza informatica) ed ogni allievo è incoraggiato ad occuparsi dei suoi compagni più giovani, insegnando loro ciò che ha già imparato mentre egli stesso apprende le conoscenze necessarie al livello superiore: è la peer education, fondamentale in un'arte marziale, che deve essere sempre al passo con un mondo che cambia.
La prima palestra di Zanshin Tech ha aperto a fine ottobre a Genova presso l'Associazione per le Libertà Informatiche e Digitali in Via Torti 35 – sito internet: http://zanshintech.it.