Il Progetto CARESSES
Il progetto CARESSES
Il 1° gennaio 2017 prenderà avvio il progetto CARESSES (Culture-Aware Robots and Environmental Sensor Systems for Elderly Support), finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma H2020 e dal Ministero degli Affari Interni e delle Comunicazioni del Giappone.
Il progetto, coordinato dal prof. Antonio Sgorbissa (DIBRIS), coinvolge 6 partner europei e 3 giapponesi e si pone un obiettivo ambizioso: progettare robot per l’assistenza ad anziani e disabili che sappiano adattare il proprio comportamento alla cultura e alle abitudini della persona assistita. La motivazione è semplice: un qualsiasi essere “intelligente” che debba convivere ventiquattro ore al giorno con una persona deve necessariamente tenere in conto che ognuno di noi è unico al mondo in quanto ad abitudini, esperienza e bagaglio culturale.
L’importanza dei fattori culturali in ambito medico-assistenziale è universalmente riconosciuta e ha originato una vera e propria disciplina, il “Transcultural Nursing”. Middlesex University (Regno Unito) è fra i centri più prestigiosi al mondo in Trascultural Nursing, e svolgerà un ruolo chiave nel definire le competenze culturali richieste ad un robot per assistenza, stabilendo così come il robot debba adattare il proprio comportamento all’identità culturale della persona assistita. Il robot scelto per CARESSES è Pepper, prodotto da Softbank Robotics Europe (France), azienda leader mondiale nel mercato dei robot umanoidi. Pepper è stato progettato per interagire con le persone, è il primo robot umanoide “adottato” nelle case giapponesi e verrà presto commercializzato anche in Europa. Lo sviluppo del robot “culture-aware” sarà l’obiettivo dei primi due anni di progetto e coinvolgerà l’Università degli Studi di Genova, Örebro University (Svezia), Japan Advanced Institute of Science and Technology (JAIST, Giappone) e Chubu University (Giappone), oltre alle già citate Middlesex University e Softbank Robotics Europe. L’Università di Genova e Örebro University doteranno Pepper della capacità di ragionare sull’identità culturale della persona assistita e pianificare azioni e comportamenti in linea con i principi di Transcultural Nursing. JAIST, che ha messo a disposizione del progetto la casa intelligente iHouse, renderà Pepper in grado di dialogare con dispositivi intelligenti distribuiti nell’ambiente, mentre Chubu University curerà l’interazione con le persone.
L’ultimo anno di progetto sarà interamente dedicato alla sperimentazione, e vedrà il robot Pepper interagire con residenti di case di cura in Europa e Giappone, sotto la guida dei ricercatori di Bedfordshire University (Regno Unito) e Nagoya University (Giappone). La sperimentazione in Giappone si svolgerà nella iHouse e nella residenza protetta HISUISUI, mentre la sperimentazione in Europa si svolgerà in una o più delle sedici residenze protette di Advinia Healthcare Limited (Regno Unito), fra le più importanti e prestigiose reti di case di cura in Gran Bretagna.
Barbara Bruno
Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi