Una task force internazionale per salvare le salamandre in Europa

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Il 31 maggio 2017, è stato firmato a Gent (Belgio) un accordo internazionale tra università, enti di ricerca e organizzazioni non governative di sette paesi europei, tra cui l’Italia, per istituire una task force per la salvaguardia delle salamandre e dei tritoni in Europa. Le attività della task force, finanziate dalla Direzione Generale Ambiente della Commissione Europea, prevedono la messa in opera di strategie internazionali e nazionali per prevenire la diffusione del fungo patogeno Batrachochytrium salamandrivorans, il cosiddetto “fungo divoratore di salamandre” in ambiente naturale. Questo fungo, di origine asiatica, si sta diffondendo in Europa a partire da una ristretta area compresa tra Belgio, Olanda e Germania dove ha già causato l’estinzione della salamandra pezzata (la salamandra giallo e nera, frequente abitatore dei nostri boschi). La diffusione di questa patologia è costantemente monitorata dai ricercatori dei tre paesi, ma purtroppo sembra in continua e inarrestabile espansione.


Le cause della propagazione di questa patologia in Europa non sono chiare, ma è probabile che il fungo, che parassita la pelle delle salamandre compromettendone la respirazione e gli equilibri osmotici, sia stato importato dall’Asia tramite il commercio di tritoni utilizzati per abbellire gli acquari ornamentali. Esperimenti di infezione in laboratorio hanno infatti dimostrato che l’infezione si diffonde per semplice contatto epidermico e che la maggior parte delle salamandre europee sono estremamente suscettibili a questa patologia che sul lungo periodo potrebbe anche portare all’estinzione le specie più a rischio.


Il progetto di ricerca a cui partecipa, come unico ente italiano, il Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita (DISTAV) dell’Università degli Studi di Genova, avrà una durata di 36 mesi. E’ prevista la messa a punto di tecniche di diagnostica molecolare validate e condivise dai diversi laboratori partecipanti, l’istituzione presso l’Università di Gent di un laboratorio europeo di riferimento, la costituzione di laboratori referenti a livello nazionale e, infine, la creazione di una rete di centri locali di informazione sulle problematiche di conservazione delle popolazioni degli anfibi che sono il gruppo di vertebrati a maggior rischio di estinzione a livello globale. Per quanto riguarda l’Italia, le attività di prevenzione si concentreranno sullo screening precoce delle salamandre e dei tritoni asiatici importati a scopi commerciali e immessi sul mercato interno dei negozi di animali.

Questo il sito web del progetto: https://bsalinfoeurope.wixsite.com/eubsalmitigation2017/

Prelievo di muco cutaneo su di un tritone alpestre
Prelievo di muco cutaneo su di un tritone alpestre. Tecniche molecolari appureranno l’eventuale presenza del DNA del fungo patogeno Batrachochytrium salamandrivorans.
 
Sebastiano Salvidio e Elena Grasselli
Dipartimento di Scienze della Terra, dell'Ambiente e della Vita

 

 

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