Zanzare antimalaria

A Terni, in progetti di ricerca finanziati da Bill Gates, si sta cercando di controllare geneticamente la specie di zanzara – la Anopheles gambiae – che trasmette la malaria, una malattia che nonostante i progressi continua ad uccidere ogni anno circa 400.000 persone, un bimbo ogni due minuti. E che è tornata prepotentemente di attualità anche nel nostro Paese con il caso di Sofia Zago, la piccola trentina di 4 anni morta all’ospedale di Brescia proprio a causa del parassita Plasmodium falciparum. Due le strade tentate in questa battaglia: da un lato distruggere il cromosoma X delle zanzare durante la formazione degli spermatozoi per far nascere solo maschi. Dall’altro, sabotare un gene coinvolto nella fertilità delle femmine di zanzara per arrivare, per una strada o per l’altra, a un crollo della popolazione. Per diffondere queste modificazioni genetiche si usa uno stratagemma per far sì che i portatori di una mutazione la estendano a tutta la popolazione e per verificare che la strategia funzioni si sta studiando l’interazione fra tipi diversi di zanzare, normali e antimalariche. Le zanzare oggetto dell’esperimento stanno per arrivare a Terni e saranno confinate con tre livelli di sicurezza. Inoltre, per fortuna le zanzare modificate non si riproducono al di sotto dei 24 gradi e in Italia non saprebbero con chi accoppiarsi.



Podcast realizzato in collaborazione con Radio Babboleo
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