Scultore in parole. Francesco Sansovino e la nascita della critica d’arte a Venezia

Nell'ambito del corso di "Letteratura artistica", corso di laurea in "Conservazione dei beni culturali" dell'Università di Genova, il Dipartimento di italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo - DIRAAS propone la presentazione del libro "Scultore in parole. Francesco Sansovino e la nascita della critica d’arte a Venezia" di Marsel Grosso (Roma, Officina Libraria, 2022).

L'evento si configura come un dialogo tra l'autore del volume, Eliana Carrara, docente di Museologia e critica artistica e del restauroGiacomo Montanari, storico dell'arte moderna, nell'ambito delle attività di "Genova Capitale Italiana del Libro 2023".

Scultore in parole

Francesco Sansovino

Figlio di uno dei più famosi scultori e architetti del Rinascimento italiano, Jacopo Tatti detto Sansovino, Francesco è noto soprattutto per essere l’autore della Venetia città nobilissima et singolare (1581), la più bella opera che sia mai stata dedicata a Venezia. Nato a Roma nel 1521 sotto il pontificato di Leone X, dopo aver assistito ai tragici eventi del Sacco (1527) seguì il padre a Venezia e successivamente si trasferì a Padova nel 1536 dove frequentò i corsi dello Studio patavino e le riunioni dell’Accademia degli Infiammati, instaurando rapporti di profonda amicizia con alcuni fuoriusciti fiorentini. Il libro è articolato in due parti principali. La prima, dal taglio biografico, approfondisce i legami con i poligrafi e con gli ambienti accademici tra Padova, Venezia e Firenze. La seconda parte del volume, dedicata al dialogo intitolato "Tutte le cose belle e notabili che sono in Venetia" (1556) affronta le origini del testo, le fonti e le motivazioni che hanno spinto l’autore a un’impresa editoriale di questo tipo. Attraverso un approfondimento degli artisti e delle opere citati nel dialogo: Donatello, Andrea Riccio, Giovanni Bellini, Giorgione, Tiziano, Pordenone, Bonifacio de’ Pitati, Paris Bordon, Veronese, Tintoretto, Michelangelo e naturalmente Sansovino senior, è stato possibile mettere in evidenza la precocità di certe posizioni rispetto al rinnovato clima artistico lagunare del sesto decennio, confermando quanto Rodolfo Pallucchini aveva dichiarato nel 1943, nel momento in cui riportò questa fonte all’attenzione degli studi: «Il Sansovino, informato e certo addentro alle cose artistiche per via dell’educazione paterna, ci dà alcuni cenni delle arti figurative contemporanee di grande interesse, proprio per la freschezza con cui sono caratterizzate certe figure di quel momento artistico».

Qualche informazione sull'autore

Marsel Grosso si è interessato principalmente di pittura veneta del Cinquecento e in particolare di Tiziano, di cui ha ricostruito la fortuna critica nell’Italia meridionale, un episodio trascurato dagli studi attorno al quale ha ricostruito un contesto fitto di scambi tra letterati e uomini di scienza, tra Cosenza, Napoli, Padova e Milano, non perdendo di vista la specificità della ricerca stilistica dell’artista e il problema della verifica sulle fonti coeve. La lettura intrecciata di documenti figurativi, voci letterarie, problemi iconografici e cronologici che il tema impone, gli ha permesso di mettere in luce nuovi episodi che riguardano i rapporti del maestro con la committenza filoimperiale a Sud e a Nord dell’Italia spagnola, in particolare quelle di Alfonso d’Avalos, marchese del Vasto e Ferrante Sanseverino, principe di Salerno. Spostando l’analisi a privilegiare il versante letterario, al di là dei protagonisti dichiarati quali Pietro Aretino e la complessa vicenda dei suoi ritratti, nuova luce hanno ricevuto la produzione tarda del Vecellio a carattere allegorico per Filippo II e i profili di Giovan Mario Verdizzotti e del letterato beneventano Nicolò Franco. Si è occupato, inoltre, del rapporto di Vasari con la cultura figurativa veneziana, di Battista Franco e Jacopo Tintoretto nel passaggio tra quarto e sesto decennio del Cinquecento, in cui si compie anche l’incontro del pittore con la letteratura contemporanea (Aretino, Pino, Calmo, Doni).

2 maggio 2023

ore 14

Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi, via Garibaldi 9, Genova.

Per informazioni e per seguire la presentazione via Teams: eliana.carrara@unige.it

di Eliana Ruffoni