La prima monografia scientifica completa mai pubblicata su Italo Montemezzi

Il 4 agosto 2025 è stato il 150° anniversario della nascita di Italo Montemezzi, operista di fama internazionale, legato al nome di Arturo Toscanini. Raffaele Mellace*, docente di Storia della musica dell'Università di Genova, ha appena dedicato a Montemezzi la prima monografia scientifica completa mai pubblicata: Succeeding Puccini: The Operatic Career of Italo Montemezzi, 1875-1952.

Il libro è stato scritto con David Chandler, docente inglese della Doshisha University di Kyoto, ed è stato pubblicato a New York dal più importante editore nel settore, Oxford University Press.

Ci può raccontare chi era Italo Montemezzi e perché è un compositore d'opera così importante?

Raffaele Mellace: "Montemezzi è originario della campagna veronese e si è formato, una generazione dopo Puccini e Mascagni, al Conservatorio di Milano, dove il suo saggio finale venne diretto da Toscanini. Scritturato da Casa Ricordi, all’inizio del Novecento inaugurò una carriera di successo che esplose negli Stati Uniti: tra il pubblico americano e Montemezzi nacque un’affinità elettiva che proseguì per decenni. Montemezzi si trasferì negli USA nel 1939 con la moglie, Katherine Leith che era di origini ebraiche. La sua ultima grande composizione venne diretta allo Hollywood Bowl di Los Angeles nel 1946 dal grande Leopold Stokowsky, il direttore immortalato in Fantasia di Walt Disney. Soprattutto con il suo capolavoro, L’amore dei tre re, Montemezzi ha rappresentato con autenticità il gusto di un’epoca che si è ritrovata appieno nel suo teatro musicale."

Italo Montemezzi compositore
Italo Montemezzi, operista di fama internazionale.

La sua opera "L'amore dei tre re" è ancora in repertorio alla Scala e in tutto il mondo. Qual è, secondo lei, il segreto del suo successo duraturo?

R.M.: "L’amore dei tre re fu messo in scena per la prima volta al Teatro alla Scala nel 1913, un caso internazionale che proiettò l’autore trentasettenne, allora praticamente sconosciuto, alla ribalta planetaria. Quando Toscanini portò l’opera al Metropolitan di New York nove mesi più tardi ottenne un successo «strabiliante», come Toscanini stesso riferiva stupefatto alla cognata. I critici americani la considerarono «il dramma musicale più nobile venuto dall’Italia dall’Otello di Verdi», superiore dunque anche alle opere di Puccini. Portato sugli scudi dai più grandi direttori del Novecento (Serafin, Toscanini, Marinuzzi, de Sabata), L’amore dei tre re è una tragedia inesorabile che coniuga la spietata essenzialità del teatro antico con la tensione espressiva del linguaggio musicale del primo Novecento, con un’apertura importante verso Wagner e oltre. Di quella stagione, che stava per precipitare nel baratro della Grande guerra, Montemezzi seppe interpretare con finezza il gusto, venendo incontro alla sete di emozioni forti con un’intensa versione musicale della tragedia omonima di Sem Benelli."

La prima monografia scientifica completa mai pubblicata su Italo Montemezzi

Lei ha appena pubblicato la prima monografia scientifica completa su Italo Montemezzi. Quali sono le ragioni per cui ha deciso di dedicarsi a questo progetto e perché, a suo parere, non era mai stato realizzato prima?

R.M.: "Nessuno degli operisti di primo Novecento, appartenenti alla generazione successiva a Puccini, ha mai goduto di grande attenzione critica, che si è concentrata piuttosto sul grande Lucchese, nella convinzione, errata, che con lui si fosse conclusa la grande tradizione dell’opera italiana. Questo è avvenuto con Montemezzi, cui era stato dedicata finora soltanto una raccolta di saggi in occasione della sua scomparsa nel 1952, riproposta con un importante aggiornamento iconografico mezzo secolo dopo. Il mio incontro con Montemezzi è avvenuto esattamente vent’anni fa, quando la professoressa Adriana Guarnieri Corazzol mi ha invitato a studiare per un convegno La nave, l’opera ambiziosa su libretto di Gabriele d’Annunzio, allestita alla Scala la sera del 3 novembre 1918, quando venne annunciata in sala la presa di Trento e Trieste. Da allora ho approfondito la figura di Montemezzi, del quale ho scritto anche la voce del dizionario tedesco MGG."

La prima monografia scientifica completa mai pubblicata su Italo Montemezzi
"Succeeding Puccini" la prima monografia scientifica completa mai pubblicata su Italo Montemezzi.

Questo libro è frutto di un’importante collaborazione internazionale. Può raccontarci come è nata la collaborazione con David Chandler e come siete riusciti a ottenere una collocazione editoriale così importante?

R.M.: "David Chandler, grande esperto e collezionista di Montemezzi, mi ha contattato nel 2012 in occasione dell’allestimento de La nave al Teatro Grattacielo di New York. All’epoca del Covid il collega mi ha proposto di realizzare insieme il suo sogno della prima monografia dedicata a Montemezzi. Abbiamo elaborato e scritto il libro insieme, dividendoci rispettivamente la parte storico-documentaria e quella di analisi musicale. Scritto in partenza da entrambi in inglese, il libro si è avvalso delle competenze di Chandler, professore di anglistica, che gli ha conferito un tono narrativo che mira a renderne piacevole la lettura. Abbiamo sottoposto prima il progetto e poi due capitoli di saggio a Oxford University Press, che, consultati due referee anonimi, ha accolto con entusiasmo la proposta."

Quale pensa sia la ricaduta culturale di questo progetto, sia all’estero che in Italia, dove il libro sarà pubblicato fra poche settimane da Il Saggiatore?

R.M.: "Questo progetto costituisce un’importante collaborazione internazionale, tra singoli docenti ma non solo. Il fondamentale apparato degli esempi musicali tratti da tutte le composizioni di Montemezzi, dalle prove di conservatorio all’ultimo lavoro americano, è stato realizzato da Davide Mingozzi, attualmente cultore della materia e docente a contratto UniGe, grazie a un finanziamento del DIRAAS. L’esistenza d’una monografia scientifica e completa, che copre tutto il complesso di vita e opere di Montemezzi, a cominciare dal titolo, provocatorio, Succeeding Puccini, contribuirà a rilanciare il dibattito critico sul compositore e su quella stagione dell’opera italiana sia all’estero che in Italia. Nel nostro Paese la traduzione del libro uscirà in tempi record, già a novembre 2025, per l’editore il Saggiatore, con il titolo: Opera tra due mondi. Vita, musica e teatro di Italo Montemezzi. Sembra insomma si sia riusciti ad allestire un festeggiamento in piena regola per i 150 anni di questo importante artista italiano dalla carriera internazionale."


* Raffaele Mellace è docente di Storia della musica dell'Università di Genova e già preside della Scuola di Scienze umanistiche dell'Università di Genova. Condirettore della rivista Il Saggiatore musicale e del Metastasio’s Epistolary Texts Archive, è membro del direttivo ADUIM e dei comitati scientifici Didone Project, Centre européen de musique, Hasse-Studien e Hasse-Werkausgabe.


di Claudia Ferretti