Il paesaggio italiano raccontato dai viaggiatori del Grand Tour

Online il WebGIS che fa dialogare passato e presente

Come appariva l'Italia agli occhi dei viaggiatori del Grand Tour? Da oggi possiamo scoprirlo grazie a una mappa digitale interattiva che unisce testi, immagini e geografia. È online il nuovo WebGIS (sistema informativo geografico basato sul web) dedicato alle descrizioni e rappresentazioni del territorio italiano prodotte tra Seicento e Ottocento, un archivio digitale che permette di esplorare in modo del tutto nuovo i paesaggi della Penisola.

Per secoli artisti e scrittori hanno attraversato l'Italia lasciando diari, lettere, vedute e schizzi che hanno contribuito a costruirne l'immagine nel mondo. Oggi tutto questo patrimonio è geolocalizzato su una mappa, dove ogni luogo racconta la sua storia: un clic permette di passare dal disegno di un viaggiatore del XVIII secolo alle fotografie contemporanee degli stessi panorami, in un emozionante confronto tra ieri e oggi.

Il progetto nasce da due anni di lavoro di ricerca e digitalizzazione di un consorzio interuniversitario di geografi e continua a crescere; frutto del progetto PRIN 2022 PNRR "Envisioning landscapes: geohistorical travel sources and GIS-based approaches for participative territorial management and enhancement", è realizzato in collaborazione tra l'Università di Genova (ref. Pietro Piana, principal investigator), l'Università Roma Tre (ref. Arturo Gallia) e l'Università di Trento (ref. Nicola Gabellieri).

Le prime regioni approfondite sono Trentino-Alto Adige, Liguria, Lazio e Toscana, ma l'obiettivo è estendere la raccolta a tutta la Penisola.

Al momento il database raccoglie più di 2.500 record, in continuo aggiornamento. Tra essi si contano le suggestive narrazioni di Goethe, i realistici disegni di Edward Lear, le puntuali descrizioni di Amelia Edwards. Le fonti sono state individuate, digitalizzate, schedate e mappate, con un lavoro che ha riguardato vari archivi e portali digitali italiani e stranieri.

Il WebGIS non è solo uno strumento di ricerca: apre nuove possibilità per la didattica, il turismo culturale e la valorizzazione del territorio. Le mappe e i materiali possono ispirare itinerari tematici o progetti di promozione del paesaggio che intrecciano memoria, arte e innovazione. È possibile infatti sviluppare percorsi culturali che vadano a toccare i luoghi visitati da grandi scrittori o artisti, rivivendoli attraverso i loro occhi, oppure raccogliere utili indicazioni riguardo alla biodiversità e agli ecosistemi del passato per attività di gestione ambientale. Tra le applicazioni anche utilità per la governance territoriale, con numerosi indizi su alluvioni o frane che possono arricchire la nostra comprensione storica di questi fenomeni.

Con questo nuovo strumento digitale, il viaggio nel paesaggio italiano continua, tra geografie del passato e presente, tra le parole dei viaggiatori e lo sguardo di chi oggi esplora e racconta il nostro Paese.