V Giornata di Studi Internazionale sul Disegno - De_sign Environment Landscape City
Il 28 maggio 2019 si è tenuta presso il Dipartimento Architettura e Design della Scuola Politecnica di Genova la V Giornata Internazionale di Studi sul Disegno, De-Sign Environment Landscape City, che pone al centro del dibattito nazionale e internazionale il ruolo del disegno nelle diverse “anime“ dei settori scientifico-disciplinari che coinvolgono tutti gli aspetti progettuali dell’ambiente. Al fine di coinvolgere studiosi, ricercatori, studenti e professionisti delle diverse aree di ricerca, le tematiche introducono le seguenti linee di ricerca: Rilievo e rappresentazione dell’architettura e dell’ambiente; Il disegno per il paesaggio; Di-segni per il progetto: tracce - visioni e pre-visioni; I margini i segni della memoria e la città in progress; Cultura visiva e comunicazione dall’idea al progetto; Le emergenze architettoniche; Il colore e l’ambiente; Percezione e identità territoriale; patrimonio iconografico culturale paesaggistico: arte, letteratura e ricadute progettuali; Segni e disegni per il design e rappresentazione avanzata.
La Giornata di Studi, nata in occasione di Expo 2015, si pone come occasione di confronto e dibattito multidisciplinare nell’ambito di ricerche e pensieri che dalla rappresentazione si apre a tutte le discipline che coinvolgono l’analisi, lo studio, la valutazione, il progetto, il design, il colore, dell’”ambiente uomo”. Il tema della rappresentazione e delle ricadute scientifiche di tutti quei settori disciplinari che coinvolgono l’ambiente che viviamo, guardiamo, immaginiamo, progettiamo viene affrontata con una Giornata di Studi dedicata patrocinata da Universidad de Valladolid, ETS Arquitectura; Comune di Genova; Ordine degli Architetti Paesaggisti Conservatori e Pianificatori della Provincia di Genova, OAPPC, Fondazione dell’Ordine degli Architetti; Comune di Strevi; Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, AIAPP, Valle d’Aosta and Piemonte; Boero; A.I.T.I.V.A Associazione Italiana Tecnici Industrie Vernici ed Affini.
Questo incontro multidisciplinare, con il coinvolgimento dell’Università di Valladolid ha visto crescere l’interesse a partire dalla prima edizione nel 2015 nell’ambito di Milano Expo 2015, anche grazie alla partecipazione di architetti e designer di fama internazionale che hanno tenuto Lectio Magistralis sulle tematiche del disegno e che fanno parte del Comitato Scientifico Internazionale: Franco Purini, Gianandrea Barreca, Massimiliano Fuksas e Chris Bangle. Sul sito www.di-segnare.com sono scaricabili gli Atti dei contributi al Convegno.
Nella mattina della V Giornata di Studi Chris Bangle, designer statunitense di fama mondiale, ha tenuto in Aula San Salvatore la Lectio Magistralis “Designer Notebook”, trasmettendo agli studenti, agli architetti, ai docenti e a tutti i partecipanti un entusiasmo verso il disegno, inteso come prima intenzione progettuale e comunicativa di un’idea, di un una soluzione, dell’approccio al problem solving a tutte le scale progettuali, dal disegno urbano al design.
Chris Bangle è nato a Ravenna, Ohio nel 1956. Dopo aver frequentato l’università del Winsconsin ed essersi diplomato all’Art Center College of Design (Pasadena, California), ha iniziato la sua carriera alla Opel nel 1981. Nel 1985 si è spostato alla Fiat, dove ha disegnato l’estrema Fiat Coupé. Nel 1992 è stato nominato primo americano a ricoprire il ruolo di Direttore del Design BMW, dove era responsabile di portare il design della BMW, Mini Cooper, e Rolls Royce nel ventunesimo secolo. Dopo aver lasciato la casa tedesca nel 2009 si è trasferito a Clavesana (vicino a Torino) dove ha fondato la Chris Bangle Associates, insieme alla moglie Catherine.
La sessione del pomeriggio è stata introdotta dal prof. Emerito Franco Purini, con una Lezione sul disegno inteso come spazio dell’idea, ambito tematico nel quale la scrittura architettonica si definisce, la dimensione conoscitiva e creativa che si articola in un internità e un’esternità, nel senso che il pensiero deve trovare il modo di sottrarsi alla indivisibilità in cui è avvolto fino a quando è ancora nella mente per farsi immagine comunicabile, giudizio esplicito e tendenzioso sulla realtà e sulla sua trasformazione.