Climbing for Climate 6 e Action for Climate 2024

Un evento nazionale, tanti eventi locali

Quest'anno l'iniziativa organizzata dalla RUS – Rete delle università per lo sviluppo sostenibile e dal CAI – Club alpino italiano per sensibilizzare le comunità locali sugli effetti dei cambiamenti climatici si sdoppia in Climbing for climate (CFC6), l'ormai consueto appuntamento nazionale giunto alla sua sesta edizione, e Action for Climate 2024, il nuovo format diffuso che prevede eventi organizzati da tutti gli atenei aderenti.

Climbing for climate - Marmolada

L’evento nazionale, promosso e coordinato dall’Università degli Studi di Brescia in collaborazione con le Università RUS Venete e l'Università degli Studi di Trento, si è svolto il 7-8 settembre sulla Marmolada, il ghiacciaio icona delle Dolomiti e uno dei più studiati delle Alpi, oggi al centro di un accelerato processo di fusione. Due gli obiettivi dell’evento: diffondere dati e studi aggiornati sulla fusione del ghiacciaio e lanciare il documento condiviso "Un'altra Marmolada", per una fruizione sostenibile della montagna.

Action for Climate 2024

Per la versione diffusa dell’iniziativa, gli Atenei aderenti organizzano, tra il 9 settembre e il 31 ottobre, attività di varia natura e in contesti differenti, a seconda delle caratteristiche del territorio: camminate, escursioni, conferenze, laboratori, piantumazioni, azioni di clean-up e molto altro.

Il ruolo degli atenei sul territorio

«La rete RUS, in particolare attraverso il Gruppo di lavoro sui cambiamenti climatici, si adopera ormai dal 2016 affinché una corretta informazione sui cambiamenti climatici possa essere diffusa e compresa da un pubblico sempre più ampio» ricorda Michela Gallo, docente UniGe nel corso "Mitigation and adaptation to climate change" e coordinatrice del Gruppo di lavoro nazionale sui cambiamenti climatici della RUS.

Con questa iniziativa in particolare, la RUS invita i propri atenei a organizzare azioni simboliche e coordinate di sensibilizzazione sugli effetti dei cambiamenti climatici sul territorio, lanciando un appello per la lotta al cambiamento climatico (Goal 13 dell’Agenda 2030 dell’ONU), la promozione della vita sulla terra/protezione della biodiversità (Goal 15), ma anche per la promozione di un turismo sostenibile (Goal 8), dell’inclusione sociale ed economica di chi vive in aree periferiche (Goal 10) e del supporto alle comunità sostenibili (Goal 11).

A quasi 5 anni dal Green Deal Europeo e a un anno dallo storico transitioning away di COP28, le conseguenze del cambiamento climatico sui nostri territori e sulle nostre vite quotidiane divengono sempre più manifeste. Anche nel 2024, la tendenza al riscaldamento del pianeta ha continuato a crescere e numerosi record di temperature sono stati riscritti. Le politiche sulle emissioni prodotte dall’utilizzo di combustibili fossili si sono dimostrate insufficienti a generare una tangibile inversione di tendenza. Così, a oggi, il percorso verso gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU sembra ancora lontano dalla sua meta.

Alla luce di ciò, le università aderenti all’iniziativa Action for Climate 2024, il CAI e la RUS rivolgono alle istituzioni regionali e nazionali l’appello ad adoperarsi affinché il patrimonio territoriale venga preservato e arricchito, attraverso la protezione e il riequilibrio delle sue dotazioni finite e dei flussi di risorse rinnovabili.

UniGe per Action for Climate 2024

L’Università di Genova partecipa alla Action for Climate 2024 proponendo, tra settembre e ottobre, una serie di escursioni rivolte al personale e alla comunità studentesca.

«Avvicinare la comunità studentesca alle tematiche ambientali anche attraverso lo sport rappresenta una delle opportunità di coinvolgimento delle nuove generazioni più efficaci verso temi di interesse di tutta la collettività. L’Università di Genova ha pertanto aderito con entusiasmo a quest’iniziativa di sensibilizzazione sui cambiamenti climatici rispetto ad un territorio fragile come quello della Regione Liguria» aggiunge Adriana Del Borghi, prorettrice alla sostenibilità dell’Università di Genova.

La presenza agli eventi di docenti dell'Università di Genova e della Fondazione CIMA e di esperti ARPAL permetterà di affrontare con i partecipanti la relazione fra i cambiamenti climatici in atto, con il relativo aumento di eventi meteorologici estremi, i rischi idrogeologici crescenti e altri impatti ambientali visibili sul bellissimo e fragile territorio ligure.

«Ricercatrici e ricercatori sono abituati a descrivere i cambiamenti climatici con dati da inserire in complesse equazioni utili a prevedere alluvioni, siccità, incendi. Ma la fisica e la matematica non sono sufficienti, è anche attraverso l’osservazione del nostro territorio che si crea la consapevolezza che il nostro pianeta non è solo qualcosa da analizzare e misurare: è qualcosa di più, è qualcosa per cui emozionarsi, amare e proteggere» sottolinea Luca Ferraris, presidente di Fondazione CIMA e docente UniGe.

Le iniziative di questa edizione, organizzate e supportate dal Settore sostenibilità di UniGe, sono gratuite e rivolte a tutta la comunità accademica, previa iscrizione obbligatoria:

L’accompagnamento delle guide del Gruppo regionale CAI Liguria è fondamentale anche per parlare di buone pratiche da adottare nelle iniziative outdoor per minimizzarne l’impatto, in un’ottica di turismo sostenibile.

Maggiori informazioni sulla campagna e sui singoli eventi sul sito di UniGe Sostenibile.


Le iniziative diffuse di Action for Climate sono patrocinate da: CAI - Club Alpino Italiano, CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università italiane, CGI - Comitato Glaciologico Italiano, MASE - Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica, MUR - Ministero dell'Università e della Ricerca, ASviS - Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile.