La Mole...vista dai giovani

La mole, lo sanno bene gli insegnanti, non è certo un argomento facile da spiegare. Né tantomeno appassionante. È quindi meglio fare solo un accenno e passare velocemente a qualcosa di più attraente, come la biochimica o, se la scuola lo consente, qualche reazione “colorata” in laboratorio. Ma siamo sicuri che non possa essere diverso da così? La nostra esperienza dice che può essere diverso.
Tutto è nato nell’ottobre del 2017, quando chiama il Portavoce del Rettore e chiede se intendiamo fare qualcosa per il “Giorno della Mole”. Tale ricorrenza, di cui fino a quel momento ignoravamo l’esistenza, è un’iniziativa nata negli Stati Uniti e poi diffusasi in molti Paesi, per ricordare una delle sette unità fondamentali del Sistema Internazionale di misura e, con l’occasione, promuovere l’interesse generale per la chimica. La data fissata, il 23 ottobre, scritta con la notazione americana diviene 10.23, che richiama l‘esponente del numero di Avogadro 6.02 1023, strettamente collegato al concetto di mole. Per essere “nerd” fino in fondo, gli ideatori della giornata ci tengono a precisare che essa comincia alle 6.02 am e termina alle 6.02 pm.

Gruppo di lavoro La Mole Day

Nasce così un piccolo gruppo di lavoro che organizza la prima giornata della mole a Genova (o forse anche in Italia?), brevemente “Moleday 2017”. La giornata ha visto un “lancio” radiofonico alle 6.02 del mattino (opportunamente ripetuto a orari meno selettivi durante la giornata), un’intervista televisiva mattutina a due ricercatori del Dipartimento che hanno spiegato cosa sia la mole tra una brioche e un cappuccino, due conferenze nel centro di Genova per insegnanti e appassionati e un concorso per le scuole superiori. Proprio quest’ultimo è stato la chiave di volta dell’evento. L’ “Avogadro Quiz” è stato proposto in diverse scuole della Liguria direttamente dagli studenti universitari di Chimica, che hanno portato “la mole” direttamente in classe, suscitando attenzione e curiosità da parte dei ragazzi. Il risultato dei vincitori del concorso, la 4D del Liceo “Marconi” di Chiavari, è stato sorprendente. Un video-telegiornale in cui i ragazzi hanno spiegato cos'è la mole tramite servizi e interviste realmente effettuate nelle strade della loro cittadina. Questo ci ha fatto soprattutto capire quanto possa essere efficace per i ragazzi lavorare in questo modo, acquisendo concetti non facili in modo coinvolgente e condividendo le loro scoperte all’esterno della scuola.
L’esperienza ci ha incoraggiato ad organizzare il secondo Moleday (23 ottobre 2018), puntando soprattutto sull’ Avogadro Quiz. Il risultato è stato eccezionale. 25 studenti universitari (vedi foto in alto) hanno messo da parte per una giornata appunti, esercitazioni, relazioni, crediti, media ponderata e scadenze e hanno volontariamente dedicato tempo ed energie al Moleday, visitando oltre 20 scuole della Liguria e proponendo a circa 2000 studenti di preparare un elaborato per spiegare “quanto è grande una mole” in modo semplice, ma scientificamente corretto. Guidati da insegnanti che hanno scelto di “sacrificare” un po’ del tempo (e del programma!) per dare spazio a questa attività, dieci classi hanno risposto con entusiasmo, proponendo testi, canzoni, disegni e videogiochi sull’argomento. Sempre gli studenti universitari hanno giudicato gli elaborati secondo tre criteri: creatività, correttezza scientifica ed efficacia divulgativa, decretando i vincitori. Al terzo posto si è piazzata la IIB del Liceo "Amaldi" di Novi Ligure con il bellissimo video girato in laboratorio “Le moli e i chicchi di riso”. Al secondo posto, la IV A del Liceo “Capellini-Sauro” di La Spezia con l’interessante racconto “Operazione 6.02 1023”, ovvero le avventure del Doctor Mole.

Il gioco del MoleopolyMa i vincitori, la classe IIIA del Liceo "Amaldi" di Novi Ligure, ci hanno proprio sorpreso, proponendo l’originale gioco di società “Moleopoly” (vedi foto a lato), che ha saputo coniugare in modo perfetto creatività e rigore scientifico.
La premiazione dell’Avogrado Quiz ha avuto luogo il 27 marzo 2019. In un’Aula Magna gremita di studenti, insegnanti e genitori, abbiamo avuto l’ennesima conferma di quanto possa essere bello ed efficace lavorare in questo modo per trasmettere passione ed interesse per l’affascinante mondo della chimica.

di Andrea Basso, Maria Carnasciali, Marco Grotti, Lisa Moni, Silvia Vicini, Dipartimento di chimica e chimica industriale
Tags