La valorizzazione del patrimonio culturale delle università: i beni artistici ed architettonici

Convegno internazionale

La valorizzazione del patrimonio culturale delle università: i beni artistici ed architettonici

Il patrimonio culturale accademico come strumento didattico e campo di ricerca

Patrimonio culturale dell'UniversitàIl patrimonio culturale delle Università, nell’articolata varietà dei suoi aspetti, riflette ed incarna il contributo che gli atenei hanno dato nei secoli all’avanzamento del sapere, ed è riconosciuto quale componente nodale dell’identità e della cultura europea. A partire dagli anni Novanta del XX secolo si è assistito ad una rinascita di interesse, condivisa a livello internazionale, per questo tema, scandita da tappe significative quali la creazione nel 2000 di Universeum (The European Academic Heritage Network) e la promulgazione nel 2005 di una Raccomandazione da parte del Consiglio d’Europa – Comitato dei Ministri in merito alla “governance and management of university heritage”.

L’Università di Genova è connotata da un patrimonio artistico e monumentale di eccezionale valore. Solo di recente questo splendido e articolato insieme di edifici ed opere d’arte – che comprende i fastosi “palazzi dei rolli” del polo di Balbi, il magnifico ex Collegio dei Gesuiti con le statue bronzee del Giambologna e gli affreschi di Giovanni Andrea Carlone, il monumentale Albergo dei Poveri, il complesso di Architettura ed il Convento delle Grazie, nonché la villa Giustiniani Cambiaso ad Albaro – ha iniziato ad essere valorizzato e comunicato all’esterno, anche grazie alla recente pubblicazione di un volume ad esso dedicato.

In questo contesto è emersa l’opportunità di un confronto internazionale sull’importanza del patrimonio artistico ed architettonico delle università. Per questa ragione è stato organizzato a Genova dal Gruppo di lavoro per la valorizzazione e la conoscenza del patrimonio culturale dell’ateneo genovese, con il supporto del Dipartimento di Italianistica, Romanistica, Arti e Spettacolo e dell’Osservatorio per la qualità della ricerca, un convegno internazionale, seguito da una tavola rotonda di carattere più tecnico (20-21 Novembre 2014), che ha affrontato questi temi. Nella prima giornata i rappresentanti di importanti università italiane (Venezia, Bologna, Padova, Modena, Macerata, Napoli) e straniere (Bruxelles, Oslo, Coimbra, Wroclaw) hanno presentato il patrimonio culturale dei propri atenei, le criticità che li connotano, le sfide ed i risultati raggiunti.

Particolarmente interessante è risultato l’intervento di Raimundo Mendes Da Silva, il quale ha illustrato la complessa procedura, da lui guidata, che ha condotto nel 2013 al riconoscimento dello status di “World Heritage Site” dell’Unesco per il complesso degli edifici dell’Università di Coimbra e le iniziative in atto per la loro ulteriore valorizzazione. Accanto all’articolata presentazione dei beni artistici e architettonici di alcuni tra i più significativi complessi universitari italiani, sono stati illustrati da Elena Corradini, dell’Università di Modena, la situazione della catalogazione su web delle collezioni museali universitarie ed il portale ad esse dedicate, mentre Sofia Talas, Presidente di Universeum, ha sintetizzato le linee di intervento e le prospettive di sviluppo dell’associazione, che costituisce il principale strumento di azione internazionale nel campo della comunicazione del patrimonio culturale degli atenei (l’Università di Genova ha aderito ad Universeum nel 2014).


Dalla tavola rotonda di venerdì 21 novembre sono emerse alcune indicazioni concrete su iniziative da intraprendere congiuntamente per operare in modo ancora più incisivo a favore della valorizzazione del cultural heritage degli atenei, in particolare tramite la costituzione di un “working committee” all’interno di Universeum specificamente dedicato alla valorizzazione del complesso dei beni artistici ed architettonici delle università, nella loro accezione di “museo diffuso” quotidianamente vivificato dalla presenza di docenti e studenti.

Laura Stagno
Dipartimento di Italianistica, romanistica, antichistica, arti e spettacolo

Patrimonio culturale dell'Università

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