Le piume dell’uccellino
Le piume dell’uccellino
di Ines Caminiti, edito da Vallardi, Milano 2015
Il libro, come introdotto dalla citazione in copertina, si presenta come “un inno d’amore, lucido e potente, che va diritto al cuore”. Il racconto, carico di sofferenza, di dubbi, di alti e bassi, di momenti di disperazione alternati a momenti di forte speranza, è la vicenda dolorosa di una madre e della sua lotta contro l’anoressia che bussa alle porte della sua famiglia e si impadronisce della figlia, devastandone il corpo e lo spirito, alterandone il carattere e la percezione della realtà, rendendola a volte irriconoscibile anche a chi più la ama e le ha trasmesso la vita.
L’Autrice ripercorre il lungo ed intricato percorso a fianco della figlia, calando il lettore nella vita quotidiana della sua famiglia. Non tiene per sé lo smarrimento, le delusioni, i momenti di luce e di speranza e le sensazioni che, di volta in volta, si presentano nel tempo durante il decorso della malattia, non vuole fingere che nulla sia accaduto, che nulla abbia provato così fortemente lei, i suoi cari e gli equilibri famigliari, ma vuole offrire la sua esperienza - di più, la sua testimonianza - a servizio di chi possa trovarsi in condizioni simili, vuole “metterci la faccia” per offrire una parola di speranza, un invito a capire che ogni situazione, anche la più dolorosa, può e deve essere affrontata con perseveranza e tenacia.
Il libro tratta l'argomento con pudore e con garbo e si presenta come un supporto prezioso per le famiglie che vivono un’identica prova. Leggendo il libro il lettore può confrontarsi con le difficoltà vissute nel tempo, con i problemi che derivano dall’affrontare una situazione che rischia di bollare a vita i soggetti e viene condotto, quasi per mano, a comprendere come la malattia non sia estetica, ma psicologica, e a considerare l’importanza del ruolo dei supporti specifici (psicologico, nutrizionale). Questa madre, esprimendo come vita vissuta e senza mezzi termini ciò che la malattia implica - segregazione, solitudine, abbandono - indica una via per riuscire a superare il dolore e per aprirsi con coraggio alla relazione e ai rapporti con gli altri, interrompendo la spirale perversa di ripiegamento su se stessi e combattendo la sensazione di annientamento che la malattia produce.
L’Autrice propone al lettore un libro che mette in risalto il ruolo fondamentale che nelle difficoltà dell’esistenza riveste il supporto delle persone care e offre, pescando dalla sua esperienza, una riflessione sull’importanza della famiglia e dell’amore che in essa si respira, oltre che della fede che costituisce uno dei suoi fondamentali punti di riferimento. Indica infine come la capacità di rinsaldare e confermare questi legami sia vitale in una situazione di grande sofferenza, per potersi aprire alla speranza di un’alba nuova.