L’uso delle cellule staminali nella medicina rigenerativa
Negli ultimi anni il potenziale rigenerativo delle cellule staminali è stato oggetto di studio di numerose e incoraggianti ricerche sperimentali per le sue possibili implicazioni cliniche.
L’insieme delle ricerche e delle terapie che utilizzano le cellule staminali con lo scopo di riparare organi o tessuti danneggiati da patologie (come l'infarto del miocardio, il diabete, la cirrosi epatica), da traumi o dal fisiologico invecchiamento, viene identificato oggi con il termine “medicina rigenerativa”. Molti ritengono che questo approccio al trattamento modificherà radicalmente le terapie mediche nei prossimi 10-20 anni.
In particolare molti studi hanno dimostrato come il tessuto adiposo sia una importante fonte di cellule staminali (adipose-derived stem cells, ASC). Questa informazione ha acquisito una rilevanza notevole in quanto nell'adulto questo tessuto è abbondante e facilmente reperibile attraverso una semplice liposuzione. Le ASC sono cellule della linea mesenchimale, pluripotenti, in grado di differenziarsi in diversi altri tipi cellulari, tra cui in precursori della linea differenziativa ossea, cartilaginea, fibroblastica, ed endoteliale. Inoltre, è stato visto come le ASC abbiano notevoli effetti sul sistema immunitario e sui processi infiammatori, attraverso la secrezione di fattori solubili, l’interazione e la cooperazione con i linfociti presenti a livello del tessuto adiposo.
Risulta quindi evidente come possano essere molteplici i potenziali utilizzi di queste cellule. In ambito ortopedico, per esempio, è già da tempo consolidato l'uso delle cellule staminali nella cura delle patologie degenerative croniche della cartilagine, come ad esempio nell’artrosi, sia a livello del ginocchio che dell'anca. Nelle fratture complesse a rischio di non consolidazione sono in corso studi che prevedono l’uso di ASC che nella differenziazione verso le linee osteoblastiche favorirebbero la guarigione delle fratture. Un altro campo di applicazione riguarda le rotture tendinee, in particolare quelle del tendine d'Achille. In tutti questi casi dopo il prelievo di tessuto adiposo addominale in sala operatoria, si esegue una particolare processazione per ottenere le ASC, che verranno reinfuse nella sede di lesione. Il trattamento di estrazione delle ASC dal tessuto adiposo é tecnicamente semplice e viene eseguito dal chirurgo stesso con un dispositivo sigillato per ridurre i rischi di contaminazione o di errori del protocollo di preparazione. In ultimo, è utile menzionare le più recenti applicazioni delle ASC utilizzate insieme a scaffold biologici per la riparazione di deficit di sostanza ossea, cartilaginea o meniscale. Tali studi sono attualmente in corso nei modelli animali.
Alla luce dei recenti risultati è chiaro come negli ultimi anni la ricerca clinica si stia focalizzando sempre più sulla possibilità di poter utilizzare cellule staminali in maniera routinaria e in ogni settore della medicina. Nonostante siano necessari ulteriori lavori di ricerca sia in ambito clinico che biologico, i trials clinici effettuati fino ad oggi dimostrano come questa opzione terapeutica possa portare dei reali benefici in vari contesti patologici e rappresenti un’alternativa di cura meno aggressiva e meno rischiosa per il malato rispetto agli interventi attualmente effettuati.
Lamberto Felli
Dipartimento di Scienze chirurgiche e diagnostiche integrate
Riccardo Ferracini
Clinica ortopedica dell’Ospedale Policlinico San Martino