Waking up the sleep giants

Waking up the sleep giants - Risvegliare i giganti dormienti

di Silvia Pericu (Genova University Press, 2018)

float-left

Il testo di Silvia Pericu riesce a raccontare in maniera chiara e comprensibile tutti gli aspetti coinvolti nella realizzazione delle attività del network URBACT 2nd Chance, che ha visto l’Università di Genova tra i partner, assieme a città come Napoli, Bruxelles, Gijon, Liverpool e Caen, tra le altre.

In primo luogo, il collegamento fra macro-temi quali l’innovazione sociale, la gestione dei beni comuni e il riuso degli spazi abbandonati che il progetto ha affrontato attingendo anche alle declinazioni che tali dibattiti tematici stanno avendo nei diversi contesti nazionali. Non c’è dubbio che la forte componente italiana sia sul fronte della ricerca sia sul fronte della sperimentazione urbana, con Napoli e Genova coinvolte, abbia contribuito a orientare fortemente l’impianto tematico seguendo anche approcci che si richiamano a fenomeni quali i riusi temporanei o la cura condivisa di spazi in disuso o sotto-utilizzati che vedono i nostri contesti urbano tra i principali laboratori di innovazione diffusa in Europa. L’analisi del processo e delle metodologie seguite nel corso dell’azione di rete di 2nd Chance, condotta da Pericu con chiarezza nel testo, restituisce in pieno la diversità degli approcci e degli spunti emersi dal confronto non solo tra città ma tra prospettive diverse di futuro e crescita urbana.

A colpire nel testo è il racconto dettagliato dell’esperienza genovese, resa peculiare anche dal fatto che l’Università di Genova è l’unico ateneo coinvolto in URBACT III come partner di progetto e quindi responsabile per il coordinamento dell’URBACT Local Group, la definizione del Piano d’azione integrato e il confronto con l’amministrazione locale e gli altri enti coinvolti a vario titolo nell’attuazione delle misure presenti nel Piano. La proposta di recupero della Caserma Gavoglio appare nel testo non come un esercizio di pura teoria ma come elemento di base per rimettere il tema del riuso al centro del dibattito pubblico a Genova e in Italia. Le diverse funzioni immaginate per risvegliare il gigante dormiente genovese ricalcano elementi importanti del dibattito europeo sul tema, facendo emergere spunti e azioni capaci di influenzare tutti coloro che sono coinvolti nei processi di rilancio del territorio.
Se Genova ha dimostrato di essere nello scenario italiano di URBACT una storia di successo per la continuità con cui ha adottato gli strumenti del programma su una pluralità di temi, dal city branding alla rigenerazione urbana passando per la comunicazione social e digitale, il ruolo propulsivo che la collaborazione con l’accademia e la parte dinamica della società civile emerge con forza dal testo di Pericu, evidenziando in maniera concreta come il dialogo fra mondi diversi possa rappresentare, anche oltre i confini imposti dal progetto URBACT, l’unica leva possibile di crescita per la città.

Simone d’Antonio*
Associazione Nazionale Comuni Italiani

*si occupa di innovazione, sostenibilità e città, temi sui quali scrive per numerose testate italiane e internazionali. Lavora a Roma presso l’Anci alla comunicazione di progetti e iniziative europee, tra cui il Programma URBACT dedicato allo sviluppo urbano sostenibile.

di Simone d’Antonio, Associazione Nazionale Comuni Italiani
Tags