Il Paese della biodiversità

UniGe è protagonista della quinta puntata de "Il Paese della biodiversità" (31 dicembre 2025, alle 15:50 su Rai 3 e on demand su RaiPlay), il programma itinerante di divulgazione scientifica in sei tappe del NBFC – National Biodiversity Future Center, primo centro di ricerca nazionale sulla biodiversità finanziato dal PNRR-Next Generation Eu, in collaborazione con Rai Cultura.

Il Paese della biodiversità

Il 2025 si chiude con un viaggio alla scoperta della biodiversità della Liguria. A guidare il pubblico attraverso le meraviglie della regione sono i ricercatori del NBFC – National Biodiversity Future Center Marco Faimali, ecologo marino del CNR e Massimo Labra, direttore scientifico NBFC, insieme alla giornalista Marita Langella.

La puntata del 31 dicembre si apre dall'Area Marina Protetta di Portofino, eccellenza per la più alta concentrazione di ambiente coralligeno in Italia, istituita nel 1999 al fine di preservare la pesca posata sostenibile. Giorgio Bavestrello, docente UniGe di biologia del Dipartimento di scienze della terra, dell'ambiente e della vita - DISTAV, racconta la storia di questo ricco hotspot di biodiversità e della foresta sommersa di coralli che lo popola, sottolineando il valore e la bellezza di un ambiente unico. Roberto Co’, amministratore delegato di Aqua de Mâ, parla di acquacoltura, con le sue sfide e le sue opportunità.

Francesca Garaventa, ricercatrice del CNR-IAS (Istituto per lo Studio degli Impatti Antropici e Sostenibilità in Ambiente Marino), accompagna il pubblico nel mondo della scienza partecipata: la Citizen Science. Di questo approccio scientifico che coinvolge direttamente i cittadini nella raccolta dei dati, aumentandone consapevolezza e responsabilità ambientale, ne danno testimonianza anche i giovani della società Outdoor Portofino e l’esploratore Francesco Magistrali, che ha contribuito alla ricerca scientifica in contesti estremi, fino alle profondità del Rio delle Amazzoni.

Tra le grandi protagoniste del Mediterraneo anche la Posidonia. Spesso considerata un fastidio dai bagnanti, questa pianta marina svolge invece un ruolo fondamentale per la salute del mare, producendo ossigeno e offrendo rifugio a numerose specie. Mariachiara Chiantore, docente UniGe di ecologia, illustra metodi innovativi di Nature Restoration per il ripristino delle praterie di posidonia, oggi minacciate dal cambiamento climatico e dall’impatto delle attività umane. Anche nei luoghi più inattesi, come il porto di Genova, dove l’effetto antropico è più impattante, la biodiversità riesce a sopravvivere e adattarsi. Nonostante l’intenso traffico navale, le sue acque ospitano una sorprendente ricchezza di vita marina, tra pesci e gorgonie colorate, come rivela la ricercatrice del CNR/IAS Elisa Costa. Un approfondimento è dedicato anche allo stress delle piante e alle tecnologie che permettono di monitorarne lo stato di salute. Werther Guidi Nissim, docente e botanico ambientale dell’Università degli studi Milano-Bicocca, spiega come i vegetali reagiscono a condizioni ambientali critiche, tra cui l’inquinamento del suolo, fattore fondamentale per individuare specie capaci di contribuire alla bonifica naturale degli ambienti degradati.

Questo viaggio in Liguria si conclude con il lavoro dei ricercatori e Carabinieri Forestali, impegnati nella tutela degli ecosistemi. Il Tenente Colonnello Giorgio Deligios racconta l’attività della sua squadra nella prevenzione e nel contrasto degli incendi boschivi.