Il riciclo ti fa bella. Come? Con il progetto Acadermic

 Non solo vegetali, non solo ecologici: i nuovi cosmetici provengono da scarti di vegetali freschi.

 Il tema degli scarti vegetali ha ottenuto l’attenzione dell’Unione Europea e di conseguenza degli stati membri, quando con la presentazione del programma “L’anello mancante – Piano d’azione dell’Unione europea per l’Economia Circolare”, è stato evidenziato lo scopo di approdare al saldo zero nell’utilizzo delle materie prime ed energetiche nella produzione, a partire dal pieno recupero di quelle già impiegate, producendo il minimo rifiuto. Da allora gli scarti vegetali non sono più considerati rifiuti ma sottoprodotti riutilizzabili. Come?

 Le biomasse sono uno dei riutilizzi più comuni, ma non contemplano la possibilità di sfruttare il potenziale di principi attivi che ancora contengono gli scarti, in particolare quelli di frutta e verdura.

 Dal Dipartimento di Farmacia dell’Università di Genova è venuto fuori invece un progetto di recupero degli scarti che valorizza le sostanze attive dei rifiuti vegetali, mediante un metodo estrattivo a basso impatto ambientale, attraverso cui si ottengono preziosi principi attivi fondamentali in cosmetica: Acadermic.

 Principi attivi cosmetici da scarti vegetali

 Il progetto Acadermic nasce da una ricerca multidisciplinare che ha permesso di riunire diverse competenze in ambito cosmetico, tecnologico e biomedico. La ricerca si è focalizzata inizialmente sulla messa a punto di un metodo estrattivo "verde" che permettesse di utilizzare residui industriali agro-alimentari come matrice vegetale fresca da estrarre, per ottenere ingredienti bioattivi ad alto valore aggiunto e a basso costo in un'ottica di economia circolare.

 L'obiettivo principe è stato quindi di offrire una "seconda vita" agli scarti, attraverso la trasformazione dei residui, ad alto impatto ambientale, in materie prime (risorse rinnovabili) ad alto valore aggiunto.

 Applicando un metodo di estrazione microonde senza l'uso di alcun solvente (nemmeno acqua) è stato possibile il recupero delle frazioni acquose dello scarto (non ottenibili con alcun altro metodo), ricche in principi attivi idrosolubili, come i polifenoli noti per le proprietà antiradicaliche, antiossidanti e vasoprotettrici.

 Da qui l'idea di creare una Start up in grado di produrre e impiegare questi estratti innovativi in formulazioni cosmetiche più sostenibili, che rispondessero a specifiche richieste del consumatore sensibile alle attuali e reali problematiche ambientali. È nato così lo Spin off ACCADERMICA, start up tutta al femminile, costituita da 4 ricercatrici genovesi: Carla Villa, Marcella Guarrera, Chiara Lacapra e Silvia Rum. Questo nome vuole richiamare il mondo accademico che si prodiga nella ricerca scientifica per la cura e la salute della nostra pelle.

 Il progetto è stato selezionato durante il BioInItaly National Roadshow (evento dedicato a ricercatori, imprese ed aspiranti imprenditori biotech) per presentare la propria ricerca davanti a potenziali investitori al BioInItaly Investment Forum 2018 & Intesa SanPaolo Start-up Initiative (4 Aprile 2018)  

 BioInItaly è dal 2008 l’investment forum di riferimento per l’innovazione nelle biotecnologie e life sciences in Italia.

 

 Acadermic è anche il nome della linea cosmetica contenente "l'acqua essenziale" delle vinacce e che è presente in commercio nelle Farmacie genovesi, ma non solo, dalla fine del 2017.

 Il progetto ACADERMIC si è aggiudicato diversi premi tra cui il Premio Smart cup Liguria 2014 per la sezione Agrofood e Cleantech

 È stato selezionato da Italiacamp per prendere parte ai lavori del VIVAIO DELLE IDEE di EXPO 2015 dove è stato presentato, presso il Padiglione Italia, il 24 luglio 2015. Ha vinto il Premio Start Up della rivista Panorama: "Panorama d’Italia" al concorso “90 secondi per spiccare il volo” e il Premio Start Up Green al Posidonia Sustainable Friends Festival 2016.

 

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