L'invasione degli ultra-insetti

Più di dieci milioni di ulivi infetti e circa un miliardo di euro andato in fumo. È il bilancio dei problemi causati - considerando le sole province pugliesi - dalla Xylella Fastidiosa. Uno dei microscopici insetti arrivati nel nostro Paese da molto lontano, ma ormai diventati ordinaria amministrazione per chi, tutti i giorni, è costretto a contare i danni. Secondo gli esperti, siamo di fronte a una vera invasione di organismi “alieni”. Definiti così perché non autoctoni, ma comunque in grado di ambientarsi bene alle nostre latitudini anche grazie ai cambiamenti climatici. Negli ultimi anni in Italia sono state contate 63 nuove specie, fra le quali insetti fimo a pochi anni fa del tutto sconosciuti. La Popilla Japonica, per esempio, che da tre anni sta devastando il verde di Piemonte e Lombardia. E il Cinipide Galligeno che rischia di sterminare i castagni. Senza dimenticare il famigerato “punteruolo rosso” che ha flagellato gran parte delle palme nel nostro Paese. Ma l'invasione delle specie aliene sta creando problemi in tutta Europa, dove ogni anno si registrano danni per 12,5 miliardi di euro. E c'è di più. Perché a essere colpita non è solamente l'agricoltura. Gli insetti esotici potrebbero essere pericolosi anche per la salute dell'uomo. Proprio quest'anno è scattato l'allarme vespa orientalis e velutina. Sono arrivate da Cina e Medio Oriente e stanno aumentando in modo esponenziale i casi di reazioni allergiche gravi. Ogni anno sono cinque milioni gli italiani punti da api, vespe e calabroni e circa 400mila patiscono reazioni allergiche o shock anafilattici. Gli occhi, dallo scorso anno, sono puntati anche sulle cosiddette “cimici cinesi”. Lo scorso anno è stata registrata l'invasione fra Veneto e Friuli, con danni incalcolabili per i raccolti. Secondo gli esperti, sono in grado di mettere in ginocchio l'agricoltura visto che ogni esemplare può deporre fra 300 e 400 uova alla volta. Questi insetti rischiano così di diventare tristemente familiari. Proprio come l'esotica – e odiatissima - zanzara tigre. Per non parlare della zanzara anofele, che trasmette la malaria. Essa è presente con alcune specie anche in Italia ma la “tropicalizzazione” del nostro clima apre la strada all’ingresso di nuove specie che prediligono climi caldi e umidi.
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