Si può ancor oggi parlare di “Umanesimo”?
Si può ancor oggi parlare di “Umanesimo”?
La domanda preoccupata di molti studiosi e appassionati sul progressivo calo di interesse e di “investimento culturale” per il concetto di umanesimo entro gli studi e la cultura europea ed in genere occidentale risuona oggi in una cupa atmosfera di contagi insidiosi del morbo “Coronavirus”.
Entro l’attuale contesto di svalutazione di ogni tipo di sapere che non esibisca l’utilità di migliorare la salute del genere umano e di fornire agli uomini strumenti di possesso sempre più raffinato dell’universo della comunicazione, attraverso la certezza dell’algoritmo, si sono smarrite le certezze collegate alla stagione unica ed irripetibile dell’Umanesimo entro l’epoca rinascimentale e quella moderna.
Gli studia humanitatis hanno costituito il sostegno fondamentale della scuola e della cultura occidentale a partire dalla civiltà greco-romana per arrivare all’Ottocento ed al grande progresso storico-filologico che ha accompagnato lo stesso sviluppo scientifico. Il connubio riuscito, specialmente in area anglosassone, tra progressi delle scienze esatte, sperimentali e gestionali delle industrie ed i progressi della ricerca storica, incentrata sulle “scoperte” della filologia classica, sembrava aver offerto terreno di sviluppo paritario, parallelo, alle discipline dette “umanistiche” ed alle discipline dell’ambito “scientifico”.
Intervengono:
Markus Krienke, Simona Langella, Lauro Magnani, Luciano Malusa, Gregorio Piaia, Stefania Zanardi.
25 marzo 2021
Ore 16.00
L'evento si terrà online sulla piattaforma Meet
Per iscriversi inviare una mail a Stefania Zanardi (stefania.zanardi@unige.it) entro le ore 12.00 del 25 marzo
La partecipazione all’evento consente l'acquisizione di crediti formativi
Per maggiori informazioni: stefania.zanardi@unige.it
Promotore: Scuola di Scienze Umanistiche