Antropocene è bene comune
Il neologismo Antropocene ha fatto il suo ingresso nel lessico italiano solo nel 2016 e già oggi il riferimento a questo termine pare imprescindibile in ogni occasione in cui si discute del presente dell’umanità e del futuro del pianeta Terra.
Ma che cosa si intende esattamente per Antropocene? È sufficiente questo termine a indicare come le attività umane e la tecnologia determinino la vita sulla terra e la stessa esistenza umana? Quale rapporto l’Antropocene instaura con le promesse di un mondo migliore? Ne favorisce l’avvento o le ostacola? Forse condurrà alla “catastrofe”? Quali sono le urgenze a cui fare fronte?
La recente pandemia e gli eventi legati ai nuovi scenari bellici hanno reso più urgente trovare delle risposte, ma la loro importanza richiede una riflessione ponderata: gli esiti dell’Antropocene sembrano dipendere da quanto ogni essere umano decide di impegnarsi in una ricerca consapevole e responsabile del bene comune.
A un anno dalla pubblicazione del testo “Antropocene e bene comune tra nuove tecnologie, nuove epistemologie e nuovi virus”, edito da GUP – Genova University Press e liberamente scaricabile in open access, i tre curatori Simona Langella, Marco Damonte e Alma Massaro, organizzano un incontro di studi per fare il punto della situazione e confrontarsi con le più recenti prospettive sul tema partendo dalla filosofia, dalla medicina e dall’ingegneria.
Nel primo caso è Paolo Vignola dell’Universidad de las artes di Guayaquil (Ecuador) a fornire le coordinate con cui le principali linee di ricerca internazionali tematizzano l’Antropocene offrendo "Una sintomatologia con elogio di un concetto difettoso".
Dall’Università di Torino, Ilenya Goss sostiene l’importanza di "Un’etica del bene comune in medicina" a partire dall’esperienza pandemica e dalle nuove sfide che ha posto in un mondo sempre più globalizzato e antropizzato. A fronte delle criticità che l’epoca antropocenica sembra esasperare, i tentativi di reazione non mancano. Federico Silvestro, dall’Università di Genova, mostra in che cosa consistono "Le sfide per la sostenibilità energetica", discutendone l’efficacia per affrontare la crisi energetica, anche in relazione all’Agenda 2030.
28 febbraio 2022
Ore 15:00
È prevista la partecipazione da remoto tramite la piattaforma zoom. Il link per il collegamento verrà inviato poco prima dell'inizio dell’incontro previa richiesta a marco.damonte@unige.it
La partecipazione all’evento consente l’acquisizione di crediti formativi. Per informazioni: stefania.zanardi@unige.it
Aula Magna, Via Balbi 2 - Genova
Per maggiori informazioni: marco.damonte@unige.it
Promotore: Simona Langella