Nel mese di novembre del 2021, L’Università di Genova e APAI – Associazione per l'Amicizia Italia-Israele, con il Presidente Bruno Gazzo, hanno organizzato un convegno nel corso del quale Fabrizio Benente, prorettore alla Terza missione e professore ordinario di Archeologia medievale dell'Università di Genova, ha illustrato i risultati del progetto Italo-israeliano per lo studio del quartiere medievale genovese di San Giovanni d’Acri, l’odierna città di Akko. Si tratta di un progetto che, dal 2006, ha visto coinvolti l’Università di Genova, il Ministero degli Affari esteri, l’Ambasciata italiana e l'Israel Antiquities Authority.
A sei mesi dal convegno organizzato da UniGe e APA, i due enti tornano a collaborare nell'ambito delle manifestazioni legate al gemellaggio tra Genova e Akko e propongono, per giovedì 12 maggio 2022 (Aula Magna, Scuola Scienze umanistiche, Via Balbi 2, inizio ore 16.30), una lectio magistralis di Nadav Kashtan (Department of Conservation Studies, Western Galilee College, Acre Israel) dal titolo: "The ancient maritime cities of Israel at the crossroads of Mediterraean civilizations: Acre (Akko), Caesarea Maritima, Jaffa and Ashkelon (Ascalon)", con la traduzione in italiano a cura di Gabriella Sonnewald.
Al termine della lectio del prof. Kashtan, il Presidente di APAI – Associazione per l'Amicizia Italia-Israele, Bruno Gazzo, consegnerà il Premio Franco Bovio per l'anno 2022 a Fabrizio Benente a riconoscimento della sua opera di Responsabile Scientifico della Missione Archeologica ad Akko, Israele.
APAI donerà, inoltre, una borsa di studio di 1000€ per contribuire al finanziamento di attività di ricerca concernenti l’archeologia di Akko medievale.
«In questa prestigiosa occasione il prorettore, che è un incarico del tutto temporaneo, non è chiamato in causa. L’assegnazione del Premio Franco Bovio per il 2022 riguarda il docente di Archeologia medievale dell’Ateneo genovese» – dichiara Fabrizio Benente –. «Lo preciso con correttezza e con piacere perché mi offre l’opportunità di ringraziare APAI Italia-Israele di Genova, ricordare gli oltre dodici anni di lavoro in Israele e i colleghi con cui è stato condiviso lo studio del quartiere medievale genovese di San Giovanni d’Acri. Dal 2006 ho collaborato alle ricerche avviate ad Akko dal nostro Ateneo, allora sotto la direzione del prof. Carlo Varaldo e con i contributi di Regione Liguria e del nostro Ministero degli Affari Esteri. Ricordo l’impulso dato all’avvio delle ricerche dal prof. Benjamin Kedar e dalla prof.ssa Gabriella Airaldi. Nel 2010 ho potuto fruire di una borsa di ricerca erogata dal Council of American Overseas Research Centers (CAORC), ho trascorso periodi più lunghi in Israele, ampliato le mie conoscenze dei colleghi storici e archeologi che si occupano di medioevo mediterraneo e, da quel momento, la mia responsabilità nel progetto ad Akko è stata crescente. Il lavoro sul campo è proseguito fino al 2018, in completa sinergia con i colleghi Eliezer e Edna Stern dell’Israel Antiquities Authority, con il coinvolgimento di alcuni giovani ricercatori del nostro Ateneo. Il lavoro di studio prosegue tuttora, con saggi di ricerca e attività di disseminazione. Vorrei ricordare il contributo offerto da Alexander Parise, Gian Battista Garbarino, Caterina Pittera, Giada Molinari ed Enrico Cipollina. Proprio con questo spirito, la borsa assegnata da APAI sarà utilizzata come una preziosa risorsa di co-finanziamento per supportare studentesse e studenti dell'Università di Genova nella redazione delle loro tesi di laurea e per fornire un aiuto concreto a giovani ricercatori e ricercatrici in formazione presso il nostro Ateneo».