Mercoledì 11 dicembre apre, presso la Galleria Gaspare De Fiore del Dipartimento architettura e design dell’Università di Genova, "Atelier Melina", un punto d’incontro stimolante e pieno d’energia che coniuga un aspetto più tradizionalmente espositivo con l’opportunità per i presenti d’interagire in prima persona con Melina Riccio.
Le opere realizzate da Melina sono il frutto di una rivelazione che si manifesta attraverso il recupero di oggetti di scarto. Un poster accartocciato, una rivista cestinata, scampoli di tessuto. Modellati dalle sue mani, questi materiali esausti si destrutturano e si riassemblano in manufatti di straordinaria potenza evocativa.
Le opere di Melina si contraddistinguono per la loro solida coerenza. A partire dalle forme, con quei tratti così accattivanti e identitari che calamitano lo sguardo.
Per Melina l’arte non ha alcuna valenza ontologica ma è uno strumento istintivo di racconto ed educazione, anche mediante l’uso della parola, sia scritta che cadenzata.
Avulse dalle logiche di mercato, le sue creazioni diventano casse di risonanza a cui è demandata la missione di divulgare messaggi ecumenici di pace, amore universale, solidarietà e rispetto dell’ambiente.
La Terra, che innerva di così tanti rimandi gli spazi dell’atelier, va intesa nella sua accezione di primordiale forza generatrice. Melina è connessa ai ritmi della natura in un rapporto quasi mistico. La Terra è sacra. Va amata, curata, onorata. Bisogna agire collettivamente per salvarla. Riciclare. Non sprecare. Sensibilizzare sempre più individui per fare massa critica.
Nella sua ritualità, ogni lusinga mondana che ci distrae dall’essenza di una vita semplice, in armonia con la Terra, è superflua: il denaro che corrompe gli individui, la tecnologia che inscatola teste e cuori.
L’atelier rappresenta un’occasione autentica di conoscere Melina di persona e di confrontarsi con la sua visione attraverso proficui, reciproci scambi.
Dopo le aperture dall'11 al 14 dicembre, Melina Riccio torna nel suo Atelier dal 18 al 21 dicembre 2024, dalle 15:00 alle 18:00. L’ingresso è gratuito.
Melina Riccio nasce l’11 aprile del 1951 ad Ariano Irpino, in provincia di Avellino. Ha partecipato a innumerevoli mostre a livello nazionale e internazionale. Tra le più significative: “Noi, quelli della parola che sempre cammina”, curata da Gustavo Giacosa e tenutasi a Genova, sua città d’adozione, nel settembre del 2010 presso la Commenda di Prè, e “Banditi dell’arte” presso l’Halle Saint Pierre di Parigi, sempre a cura di Gustavo Giacosa, che ha segnato l’inizio del suo riconoscimento nel panorama internazionale dell’Art Brut. Nel 2022 il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Parigi (Mnam - Centre Pompidou) ha dedicato una sezione alle sue opere.