Il primo bilancio di sostenibilità dell’Università di Genova
Le parole del Rettore Paolo Comanducci
“Sono molto lieto di presentare il primo Bilancio di Sostenibilità dell’Università di Genova. È un documento in cui l’Ateneo, in coerenza con la linea seguita nel corso del mio mandato, rendiconta ai suoi principali stakeholder l’attività svolta, con particolare attenzione agli aspetti sociali, ambientali e alla questione di genere. Un primo contributo suscettibile di successivi approfondimenti e miglioramenti, ma ritengo costituisca un buon punto di partenza per irrobustire, in primo luogo, il dialogo con i destinatari dell’attività dell’Ateneo e con i soggetti con i quali esso percorre il suo cammino: non solo gli studenti, ma anche le istituzioni, le imprese, le famiglie, il mondo della cultura e dell’associazionismo. In secondo luogo, per stimolare la riflessione interna, tra personale tecnico amministrativo, bibliotecario e socio sanitario e docenti sul significato e sulla direzione del nostro lavoro e sui suoi effetti diretti sull’esterno.”
Il Bilancio di Sostenibilità dell'Università di Genova
Il documento si apre con una prima rilevazione delle opinioni dei principali stakeholder sulle priorità che l’Ateneo dovrebbe perseguire e sul grado in cui riesca a conseguirle. Una valutazione complessivamente positiva, che individua punti di miglioramento che saranno oggetto di attenzione da parte della governance di Ateneo. Il bilancio, redatto seguendo le Linee Guida GRI G4, fa riferimento all’anno solare 2017 e illustra il punto in cui l’Ateneo genovese si trova nei principali campi d’intervento dell’Ateneo – didattica, ricerca, terza missione, impatto sociale e ambientale – e le direzioni che si vogliono percorrere.
I contenuti
Dal punto di vista sociale, evidenzia i principali risultati ottenuti in termini di studenti iscritti, laureati, dottori di ricerca, progetti di ricerca sviluppati, relazioni internazionali attivate o consolidate, ricadute sulle imprese e sulle istituzioni delle attività svolte. Particolare attenzione è stata posta alle pari opportunità: con l’ufficio welfare di Ateneo sono state portate avanti azioni collettive, viene fornita assistenza legale in presenza di discriminazioni di sesso, razza o religione. L’Università di Genova è inoltre uno dei pochi atenei ad avere doppio libretto per il riconoscimento delle identità di genere.
Sono state realizzate anche diverse azioni nell’ambito delle discriminazioni di carriera.
Dal punto di vista ambientale in particolare, l’Università di Genova continua il percorso di quantificazione della propria impronta ambientale mantenendo la certificazione rilasciata da RINA Services in conformità alla norma ISO 14064-1, e decide di aderire alla campagna “Plastic free” lanciata dal Ministero dell’Ambiente a fine 2018.
Adriana Del Borghi, Delegata del Rettore alla Sostenibilità Ambientale e coordinatrice della Commissione di Ateneo per la Sostenibilità Ambientale
“Il Ministero ha invitato aziende ed enti della Pubblica amministrazione a diventare plastic free e l’Università di Genova ha accolto tale invito avviando una serie di misure finalizzate ad abolire l’uso della plastica monouso in Ateneo, quali ad esempio l’eliminazione della vendita di bottiglie di plastica dai distributori con il prossimo bando di gara; tali azioni verranno messe in atto nei prossimi mesi e verranno accompagnate da azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra studenti, docenti e personale tecnico.
Siamo anche uno dei pochi atenei che ha un manuale con la procedura a norma di legge per lo smaltimento dei rifiuti speciali dei laboratori; abbiamo poi un gruppo di lavoro molto attivo sul risparmio energetico e sul risparmio delle risorse idriche”