Evento finale del progetto Prisma

PRISMA* - Promuovere Risorse Individuali e Sociali nel Mondo Accademico, è un'iniziativa dedicata alla promozione del benessere psicologico e sociale nella popolazione studentesca.

Il 3 dicembre 2025 c'è stato l'incontro conclusivo, un momento di restituzione e confronto che ha aperto prospettive future sulle politiche di prevenzione del disagio psicologico in ambito accademico.

In apertura, il rettore, Federico Delfino, ha evidenziato come PRISMA rappresenti un tassello fondamentale di una strategia più ampia, volta a integrare ricerca, servizi e formazione, affinché l’esperienza universitaria possa svilupparsi in un contesto attento ai bisogni delle persone e capace di rispondere in modo tempestivo alle sfide emergenti. I saluti istituzionali sono proseguiti con la prorettrice vicaria, Nicoletta Dacrema, Maria Carmen Usai, direttrice del DISFOR e Antonella Bonfà, caposervizio Orientamento, Career Service e Inclusione.

È stato sottolineato il cambio di prospettiva  culturale promosso da PRISMA, che favorisce una maggiore consapevolezza istituzionale e sensibilità culturale rispetto ai segnali di disagio, e la necessità di interventi strutturali dedicati al benessere psicologico per garantire un ambiente di studio sicuro e favorevole allo sviluppo personale.

Paola Bastianoni, referente nazionale di PRISMA, ha restituito la dimensione complessiva dell’iniziativa, coordinata dall’Università di Ferrara e realizzata con l’Università di Genova, l'Università degli Studi di Sassari, l'Università Cattolica di Milano, l'Università di Modena e Reggio Emilia, l'Università Ca' Foscari Venezia, l'Università di Parma, il Politecnico di Milano e l'Accademia di Belle Arti di Venezia.

Il progetto ha coinvolto oltre 25.000 studenti e studentesse in attività di ricerca, counseling e formazione ed è stato descritto come una rete viva di luoghi, più che una semplice giustapposizione di atenei, capace di valorizzare specificità locali e competenze interdisciplinari.

Con la conclusione dei saluti istituzionali, l’incontro è entrato nel vivo degli aspetti operativi del progetto, approfondendo i modi con cui PRISMA è stato applicato all'Università di Genova.
Cecilia Serena Pace, responsabile scientifica del progetto per UniGe e referente del servizio di counseling psicologico Insieme, ha illustrato l’articolazione delle tre linee d’azione d PRISMA, coordinato in UniGe insieme a Laura Traverso e a Fabrizio Bracco, e ringraziando tutti coloro che a diverso livello hanno contribuito alla realizzazione del progetto, studenti con la loro partecipazione, docenti e personale amministrativo: l’iniziativa è stata declinata su più livelli, integrando attività di ricerca, il potenziamento del servizio di counseling psicologico e un ampio programma di formazione rivolto alla comunità studentesca e al personale accademico, in un’ottica di prevenzione e promozione del benessere psicofisico.

Ricerca

Dalila Albergo, assegnista di ricerca postdoc per PRISMA, ha presentato i risultati dell’indagine sul benessere studentesco, che ha coinvolto più di 3500 partecipanti (68% di genere femminile, età media di 23,5 anni). Livelli di benessere più elevati caratterizzano gli studenti di genere maschile, chi è in corso, chi risiede sul territorio e chi pratica attività sportiva. Il benessere risulta inoltre più alto tra coloro che riportano maggior supporto sociale, grinta accademica, soddisfazione e senso di appartenenza alla vita universitaria, mentre tende a essere ridotto in presenza di sintomi di ansia, stress, depressione e condotte di dipendenza. I dati condivisi delineano una fotografia aggiornata della condizione psicologica di studenti e studentesse UniGe e offrono un quadro utile a guidare interventi mirati per il benessere della comunità accademica.

Counseling psicologico

Il segmento dedicato al potenziamento del supporto psicologico ha visto gli interventi di Patrizia Minetto e Alberta Alcetti, psicologhe e psicoterapeute del servizio di counseling psicologico Insieme, che hanno mostrato come dal 2018 al 2025 si sia registrato un aumento costante sia delle richieste, sia della loro complessità, ad esempio, condizioni cliniche pregresse, malattie croniche, situazioni familiari difficili.

Questo quadro fa emergere il desiderio di percorsi più lunghi e continuativi e richiede un lavoro coordinato con la rete dei servizi interni ed esterni all’Ateneo. È stata inoltre sottolineata l’importanza di ampliare le attività di gruppo e di potenziare, grazie a PRISMA, gli spazi di confronto dedicati anche a docenti e PTA per aiutarli a sostenere studenti e studentesse.

Elisa Bertolacci, psicologa e psicoterapeuta dello sportello di Counseling psicologico presso l’IRCCS Gaslini in collaborazione con il DINOGMI, ha condiviso alcune delle motivazioni riportate dagli utenti, sottolineando l’importanza di mantenere un equilibrio tra vita privata e professionale durante il percorso di studio e di alta formazione in ambito sanitario, inclusi dottorato e specializzazione. Elisa Canepa, psicologa e psicoterapeuta dello sportello di Counseling psicologico per studenti e studentesse internazionali, ha presentato gli interventi erogati in lingua inglese, tra cui il counseling individuale e di gruppo, tra cui uno specifico gruppo di sostegno emotivo rivolto a studentesse e studenti iraniani del Campus di Savona nel momento critico dell’attacco israeliano di luglio 2025. Durante gli incontri, si sono affrontate tematiche quali frattura, dispersione e sospensione tra i desideri e le aspirazioni legate alla propria terra d’origine e l’adattamento a una nuova cultura, lingua e aspettative.

Non solo counseling

La sessione dedicata al benessere oltre il counseling ha proposto una visione integrata che combina, da un lato, la complessità verticale della presa in carico clinica nei casi di maggiore gravità e, dall’altro, la complessità orizzontale degli interventi che attraversano le dimensioni sociali, comunitarie e ambientali del vivere universitario. In questo quadro, Andrea Amerio, psichiatra del DINOGMI e dell’IRCCS Ospedale Policlinico San Martino, ha evidenziato l’importanza dei percorsi di accompagnamento clinico in situazioni di problematiche psicologiche di alta intensità.

Marco Midoro, segretario generale del CUS Genova, ha posto l’accento sul ruolo centrale dello sport come fattore di promozione del benessere psicofisico e come componente dell’identità universitaria. Stefano Bonabello, funzionario del DISPI e membro del Centro di Ricerca sul Gioco, ha introdotto una prospettiva sociologica sul gioco come lente interpretativa delle dinamiche sociali, richiamando l’esperienza della ludoteca come spazio relazionale. Infine, Angela Celeste Taramasso, delegata alle Pari opportunità e inclusione, tramite un video ha discusso la coerenza degli obiettivi di PRISMA con il mandato istituzionale del CPO e ha condiviso la realizzazione di alcuni spazi di disconnessione, indispensabili per garantire il soddisfacimento di esigenze di cura personale, come l’assunzione di farmaci, e di accudimento, come l’allattamento o il cambio dei neonati, particolarmente rilevanti per uno sguardo inclusivo per tutta la comunità studentesca.

Formazione

Nella sessione dedicata alle attività formative, Fabrizio Bracco, delegato all’Innovazione didattica e al Faculty evdelopment, ha illustrato l’importanza di formare docenti, studenti e professionisti a una maggiore capacità di rilevare precocemente il disagio e promuovere ambienti di apprendimento inclusivi.

Tavola rotonda

Durante la tavola rotonda finale, Carlo Riccardo Raggi, dottorando rappresentante degli studenti nel Consiglio di amministrazione di UniGe, ha auspicato che le iniziative avviate possano trovare continuità strutturale e beneficiare di investimenti istituzionali più ampi. Gianluca Serafini, direttore della Struttura complessa di psichiatria dell’IRCCS San Martino, ha richiamato l’attenzione sul crescente disagio giovanile e sulla necessità di monitoraggi longitudinali capaci di affrontare la complessità evolutiva dei fenomeni clinici. Francesco Durand, vicepresidente dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi della Liguria, ha offerto una lettura psicologica del passaggio all’università come fase critica di ridefinizione identitaria, caratterizzata da aumentate richieste di autonomia e da una minore vicinanza con i pari. Ha inoltre riflettuto sui rischi legati all’uso del digitale come anestetico emotivo illusorio e sull’urgenza di promuovere socialità, creatività e dialogo sull’attualità per contrastare fenomeni di sterile polarizzazione.

Nicoletta Conio, responsabile della Struttura semplice di psicologia clinica del Dipartimento di salute mentale e dipendenze dell’ASL 2, ha concluso sottolineando il valore delle risorse territoriali e la necessità di assicurare continuità di accompagnamento nei passaggi chiave del percorso di vita.

L’incontro si è chiuso con i ringraziamenti istituzionali e con un momento di confronto con suggerimenti e interventi dei partecipanti all’evento.
Grazie alla sua visione multidimensionale e all’integrazione tra ricerca, intervento e formazione, PRISMA si conferma un modello innovativo per la promozione del benessere psicologico nel sistema universitario, costituendo un punto di partenza per lo sviluppo di iniziative future, auspicabilmente strutturate e continuative nel tempo.

* Il progetto è finanziato nell’ambito del programma PROBEN n.1159 del Ministero dell’Università e della Ricerca.