Ateneo Città Immagine. Patrimonio storico artistico e sedi dell'Università di Genova

Ateneo Città Immagine. Patrimonio storico artistico e sedi dell'Università di Genova

Ateneo Città Immagine. Patrimonio storico artistico e sedi dell'Università di GenovaDue iniziative hanno recentemente segnato l'impegno per la conoscenza e valorizzazione del patrimonio artistico monumentale dell'Università perseguito in questi ultimi anni. Il giorno 5 giugno 2014, nell'Aula Magna del Palazzo dell'Ateneo, è stato presentato il volume "Ateneo Città Immagine. Patrimonio storico artistico e sedi dell'Università di Genova", edito da De Ferrari per Genova University Press.
L'intento era quello di fornire uno strumento volto a sottolineare per chi lavora in Ateneo, dipendenti e studenti, l'importanza del patrimonio frequentato ogni giorno e per far conoscere ai cittadini genovesi e ai colleghi in visita, dall'Italia e dall'estero, i beni monumentali e artistici davvero straordinari che caratterizzano l'Università di Genova. Un'operazione che si collega alla perseguita apertura degli spazi dell'Università alla città: uno scopo che abbiamo cercato di incentivare con la presentazione al pubblico delle sedi più significative, in tutte le occasioni in cui la città ha creato momenti di conoscenza del suo patrimonio artistico: dal Festival della Scienza, alle Notti Bianche, alle Giornate Europee del patrimonio, alle Giornate del FAI, alle diverse edizioni dei Rolli Days. Nell'ultima edizione delle giornate dedicate appunto al sistema dei Rolli, i Palazzi dell'Università sono stati visitati da oltre 2500 cittadini e turisti, guidati dagli studenti dell'Ateneo che sono divenuti ormai parte integrante dell'organizzazione delle visite all'intero circuito dei palazzi riconosciuti dall'UNESCO come patrimonio dell'umanità.
Con il volume si è voluto ribadire come l'Ateneo genovese possa legittimamente inserirsi in un circuito di Università europee che hanno simili caratteri, con sedi monumentali e storiche. L'intera operazione è supportata anche dalla convinzione che il tema dei Beni culturali trovi nell'Ateneo genovese una pluralità di competenze nell'ampio campo della tutela e della valorizzazione: oltre a tradizionali e consolidate linee di studio nel campo storico artistico e umanistico in generale, agli studi in campo architettonico e nella teorica del restauro, oggi anche discipline scientifiche, informatiche, ingegneristiche, fisiche e chimiche oltre ai campi della giurisprudenza, della comunicazione, dell'economia convergono su queste tematiche nella concretezza dei termini di conservazione e di gestione. Lavorare in sinergia è una meta e individuare i complessi monumentali dell'Università come "modelli operativi didattici" è il passaggio fondamentale per proporre questa immagine dell'Ateneo verso la città e verso l'esterno.
Nella prefazione del Rettore e nell'introduzione del curatore, oltre a rilevare le potenzialità e insieme i problemi nella gestione e nella conservazione di questo straordinario patrimonio, si sottolinea il concetto di un rispecchiarsi della città nell'Università e nelle sue sedi: a livello storico molte delle sedi universitarie segnano infatti luoghi significativi della dinamica delle trasformazioni della città, dalla cinta medioevale (Porta di Vacca e Palazzo Rebuffo), alla città barocca (i Palazzi di strada Balbi, l'ex Collegio Gesuitico, sede del Rettorato, il Palazzo Belimbau, l'Albergo dei Poveri), per arrivare alla città di ville (Villa Giustiniani Cambiaso, in concessione dal Comune, Villa Bonino), alla città ottocentesca e primo novecentesca (Palazzina Hanbury e l'Orto Botanico, il Palazzo ex Eridania), al porto e allo sviluppo industriale del Novecento (la Saiwa).
Ateneo Città Immagine. Patrimonio storico artistico e sedi dell'Università di GenovaLe sedi dell'Università hanno accompagnato, a partire dagli anni settanta del secolo scorso, la rinascita del centro storico (l'insediamento di Architettura a Sarzano), fino al porto antico rivisitato da Piano agli inizi degli anni novanta e al nostro intervento sul quartiere Scio in Darsena completato negli stessi anni.
Il testo, di oltre 270 pagine, ricco di illustrazioni - realizzato in sinergia tra docenti e giovani ricercatori e con la collaborazione del personale dell'Ateneo - costituisce una presentazione di queste sedi e della loro genesi. Nell'ottica di considerare il patrimonio universitario come specchio della dinamica dello sviluppo urbano, il volume si articola in quattro sezioni, "Dalla città medievale a Genova barocca", "Le ville", "Tra Ottocento e primo Novecento", "Il Novecento, dalla città industriale alle nuove architetture".
In immediata successione all'uscita del volume, il giorno 16 giugno si è tenuta una giornata di lavoro, un incontro tra docenti e gruppi di ricerca che hanno avuto il patrimonio dell'Università come oggetto di loro lavori e sperimentazioni. L'incontro dal titolo "Il patrimonio dell'Ateneo tra ricerca, didattica e valorizzazione", voleva dimostrare come molte ricerche fossero indirizzate a operare in questo campo, secondo le modalità delle diverse discipline, attraverso le competenze maturate sia in campo umanistico, sia in quello scientifico, spesso in sinergia. In oltre venti interventi articolati nel corso della giornata, i beni artistici e architettonici dell'Università di Genova sono stati considerati insieme alla presenza di musei scientifici e raccolte antiquariali che concorrono a costituire il patrimonio dell'Ateneo. Si è avuta così l'occasione di considerare questi beni nella loro varietà e nell'unitaria valenza di documentazione storica e di potenzialità didattica, insieme alle modalità di studio, catalogazione, diagnostica, valorizzazione finora sperimentati, nell'ottica di individuare possibili sinergie utili a presentare il caso di Genova in un contesto europeo, anche in funzione dell'attivazione di relazioni utili per sostenere progetti di ricerca finanziabili a livello internazionale. In quest'ottica si è annunciata l'iscrizione dell'Ateneo genovese all'Universeum, European Academic Heritage Network che mette in relazione gli atenei europei che possiedono patrimoni storico artistici, sedi monumentali e complessi museali particolarmente significativi. Il progetto procede con la meta di ospitare presso l'Ateneo genovese un incontro internazionale dedicato espressamente ai grandi temi propri del dibattito sul Cultural Heritage accademico: strategie e strumenti di valorizzazione, ruolo del patrimonio culturale universitario come strumento della didattica, ruolo del patrimonio culturale universitario come campo e strumento di ricerca.

Lauro Magnani
Delegato del Rettore per la valorizzazione del patrimonio storico e artistico dell’Ateneo
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