6° posto mondiale e Advancement Award alla UAS Challenge 2025 per DOPE Aerospace by UniGe

Sette mesi fa non c’era nulla. Nessun drone e nessun UAS (Unmanned Aircraft System), nessun team strutturato, nessuna esperienza. Solo un gruppo di studenti dell’Università di Genova con un’idea tanto semplice quanto ambiziosa: imparare tutto da zero, costruire un velivolo da competizione e volare.

Oggi quel gruppo di studenti UniGe è di ritorno dall’Inghilterra dove ha conquistato il 6° posto su 42 squadre alla UAS Challenge 2025, una delle competizioni universitarie più importanti al mondo. Ma, soprattutto, ha vinto l’Advancement Award, il premio riservato al team che ha compiuto il progresso tecnico più significativo durante l’intero percorso.

UAS DOPE Aerospace by UniGe con il drone Acciuga
Il team UAS DOPE Aerospace by UniGe con il drone Acciuga

La UAS Challenge non è solo una gara di ingegneria, ma una simulazione realistica di una missione umanitaria: ogni squadra deve progettare, costruire e testare un drone completamente autonomo, capace di decollare, navigare in condizioni avverse, sganciare un carico con precisione e atterrare in sicurezza. Il velivolo realizzato dal team UAS di DOPE Aerospace ha superato tutte queste sfide con risultati eccellenti: è decollato autonomamente in meno di 10 metri, ha mantenuto la stabilità anche con venti intensi, ha completato l’intero percorso con 2 minuti di anticipo rispetto al tempo limite, ha centrato il target con uno sgancio preciso ed è atterrato automaticamente senza errori. Una delle migliori prestazioni dell’intera competizione.

Dietro questo successo c’è una squadra affiatata, guidata con determinazione da Sebastiano Raggi, project manager del team. Insieme a lui hanno lavorato Lorenzo Rossignoli, Nicolò Ballabio, Luigi Thea, Edoardo Galli, Luca Briccarello, Davide Liuzzo, Marco Pizzamiglio, Pietro Zignaigo, Simone Vigo, Gioele Bruzzone, Giuliano Pellegrino e Gabriele Picone.
A loro si sono affiancati, con ruoli chiave, Alessandro Bottaro, docente UniGe di fluidodinamica, il primo a credere nel progetto e a sostenerlo, Enrico Lertora, docente UniGe di tecnologie e sistemi di lavorazione, che ha contribuito alla realizzazione tecnica del drone, Jacopo Callà, presidente di JPDroni, mentore e sponsor del team, Federico Rosina, responsabile dei test di volo, e Raffaele Donelli di Dream Innovation, che ha fornito un prezioso supporto tecnico.

Team UAS DOPE Aerospace by UniGe
Il team UAS DOPE Aerospace by UniGe

DOPE Aerospace, però, è molto più di una squadra. È un ecosistema di innovazione fondato da studenti per studenti, nato con l’idea di costruire razzi sonda per competizioni universitarie, ma evoluto rapidamente in una piattaforma interdisciplinare dove ogni studente ha la possibilità concreta di trasformare la propria idea in un progetto reale. Qui si impara facendo: si parte da un’idea e si arriva a un prototipo, a un volo, a un lancio. Non si tratta solo di formazione teorica, ma di esperienza viva, condivisa, che prepara realmente al mondo dell’innovazione tecnologica.

Oggi DOPE by UniGe, iniziativa nata e interamente sviluppata dagli studenti per gli studenti, sostenuta dal rettore Federico Delfino e dalla preside della Scuola politecnica Patrizia Perego, conta più di 120 studentesse e studenti provenienti da ingegneria, informatica, fisica, matematica, economia, comunicazione e scienze politiche. L’approccio interdisciplinare non è solo un valore aggiunto, è il motore stesso del progetto.
Attualmente le attività si articolano in 8 aree operative autonome ma sinergiche, che spaziano dallo sviluppo di droni per missioni di soccorso alla costruzione di razzi sonda, dai veicoli solari ad alta quota alla guida autonoma, dall’analisi di dati satellitari alla simulazione digitale e alla sicurezza informatica.
Il percorso è appena cominciato.

Team UAS DOPE Aerospace by UniGe con il drone Acciuga
Il team UAS DOPE Aerospace by UniGe con il drone Acciuga
di Eliana Ruffoni