La Scienza Politica e la Ricerca
Il settore della Scienza Politica ha vissuto negli ultimi anni un grande sviluppo affinando sempre più i suoi metodi e le sue tecniche di ricerca e spaziando su temi e campi di indagini sempre più ampi e diversificati, concernenti sia la politica interna sia quella internazionale. Nel nostro ateneo i rappresentanti di questa disciplina sono ancora pochi, ma si occupano di problematiche di grande rilievo per il mondo contemporaneo.
Uno dei temi oggetto di studio riguarda l’evoluzione odierna dei regimi politici nell’ambito delle più generali trasformazioni dell’economia e dello scenario internazionale: fenomeni come il populismo, il sorgere di regimi neo-autoritari e la crisi del modello democratico nella sua classica versione liberale e rappresentativa sono al centro della nostra attenzione. In particolare sono stati analizzati paesi come la Russia e l’Iran che sono casi emblematici, anche per la loro rilevanza nell’ordine mondiale, della variegata piega che possono assumere i sistemi politici della nostra epoca. Si tratta infatti di cosiddetti “regimi ibridi” che condividono in modo apparentemente bizzarro caratteristiche di un sistema democratico e quelle di un sistema autoritario e che rappresentano solo un esempio dell'estrema differenziazione (che va capita e interpretata) degli attuali ordinamenti politici.
Un altro importante campo di indagine coltivato dal nostro gruppo è quello dei cosiddetti “Studi di Area”. La complessità della politica internazionale e l'estrema delicatezza e conflittualità di determinati quadranti geo-politici richiede un’analisi attenta e specifica, considerati anche i riflessi più generali di tali aree geografiche sulla pace e sulla stabilità del sistema internazionale.
Una delle aree indagate dal nostro gruppo di lavoro è quella Medio Orientale. Una della Aree più “calde” del mondo e soggetta a continui e repentini mutamenti all’interno dei singoli regimi (come nel caso della Siria) e nei rapporti tra i paesi (si pensi alle relazioni instabili tra Arabia Saudita, Iran Turchia ecc.).
Un altro tema riguarda l’ambito, soggetto a crescente interesse e in grande espansione, vista anche la sua rilevanza politica, dei “Security Studies”. In particolare sono quattro i filoni di ricerca approfonditi: la trasformazione militare in Italia e in Europa, il rapporto tra narrazioni strategiche e temi di sicurezza (missioni militari, acquisizioni di armamenti), il ruolo delle istituzioni in paesi sconvolti da guerre civili e la relazione tra parlamenti, partiti e politiche estere e di difesa, sia in ambito nazionale sia internazionale. Al di là delle pubblicazioni scientifiche e dei database originali creati, questi argomenti sono stati oggetto anche di conferenze organizzate a Genova con i massimi esperti internazionali del settore (come per esempio il NASPInternational Workshop on Conflicts and Institutions, arrivato a giugno 2018 alla sua terza edizione). Proprio attorno a questi temi è stato da poco istituito all’interno del Dispo, l’”Osservatorio sui Conflitti”, con una propria pagina web. Infine, dal punto di vista della didattica e della formazione (rivolta a enti pubblici come ad esempio le forze di polizia), una specifica attenzione è stata dedicata al tema del terrorismo transnazionale.