60 anni dalla Pacem in Terris. Le religioni a servizio della pace

L’11 aprile 1963, in un momento particolarmente teso del quadro politico internazionale, segnato dalla confrontazione tra i due blocchi, dal rischio di una guerra termonucleare e da società attraversate dalle profonde lacerazioni (fine del mondo coloniale, crescente laicizzazione, emergere di nuove istanze politico culturali, questione giovanile, …) viene promulgata l’enciclica Pacem in Terris. A sessant’anni da allora il messaggio di Papa Roncalli conserva intatto il suo valore ed è quanto mai attuale.

Anche oggi il mondo corre sul crinale tra una guerra potenzialmente esiziale per l’umanità e la pace, e innumerevoli sono i conflitti locali ma non per questo meno tragici. A ciò s’accompagna l’esplodere dei fenomeni migratori e delle tragedie connesse. Ma, oggi come allora, la Pacem in Terris sembra aprire una prospettiva di pace affermando con forza che la chiave di ogni approccio etico, giuridico al tema dei diritti fondamentali resta la centralità della dignità e della libertà della persona, e del pari che la promozione dei diritti umani risulta essere la strategia più efficace per eliminare le disuguaglianze fra Paesi e gruppi sociali. Tre pilastri, dignità, diritti umani e libertà, che ancora oggi appaiono imprescindibili per la costruzione di una pace giusta e duratura.

L’Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori del Dipartimento di scienze politiche e internazionali – DiSPI intende contribuire a sviluppare, a partire da quel documento, una riflessione sulla pace che sia condotta all’insegna di quella volontà di apertura universale che contraddistingue l’enciclica.

Programma della giornata di studi

L’incontro si apre con i saluti istituzionali portati dalla direttrice del Dipartimento di scienze politiche e internazionali – DiSPI, Daniela Preda, dalla delegata per l’università dell’arcidiocesi di Genova, Eleonora Russo, da Enza Pellecchia, coordinatrice nazionale di RUniPace, e da Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei giornalisti della Liguria.

La prima parte della giornata, coordinata da Mauro Spotorno, presidente dell’Osservatorio sui fenomeni religiosi e migratori, vede gli interventi di:

  • Agostino Giovagnoli (Università Cattolica di Milano) – La Chiesa e la pace da Benedetto XV a papa Francesco: la svolta della “Pacem in Terris";
  • Pierluigi Consorti (Università di Pisa) – Bellun alienum est a ratione: 1963 – 2023;
  • Miguel Angel Ortiz (Pontificia Università della Santa Croce – Roma) – Il contributo del matrimonio e la famiglia al bene comune della società.

Nel pomeriggio i lavori, coordinati da Maria Federica Petraccia, delegata del rettore dell'Università di Genova ai rapporti con le istituzioni culturali, prevedono gli interventi di:

  • Paolo Cavana (Università LUMSA, Roma) – Un nuovo approccio ai diritti umani;
  • Gabriele Fattori (Università di Foggia) – Sicurezza integrata e dialogo interreligioso. La sfida della pace;
  • Alberto De Sanctis (Università di Genova) – La riscoperta della coscienza al tempo della “Pacem in Terris”: Capitini, Milani, La Pira, Balducci e gli altri.

Il programma è riportato anche nella locandina e sul sito del DiSPI.

26 settembre 2023

ore 10:00

Aula 16, Albergo dei Poveri – p.le E. Brignole, Genova


Per maggiori informazioni: spot@unige.it; Daniela.Tarantino@unige.it
Promotore: Osservatorio fenomeni religiosi e migratori - DISPI