Un'anima in gioco. L’uomo Dostoevskij

L'Università di Genova, in collaborazione con ASP Brignole, presenta lo spettacolo teatrale “Un’anima in gioco. L’uomo Dostoevskij”.

La mise en espace è ospitata nell’atrio monumentale dell'Albergo dei Poveri, a Genova, in occasione del bicentenario della nascita del grande scrittore.

Gli attori Emi Audifredi, Stefano Bertora, Lorella Finocchiaro, Roberto Pala, Nicoletta Puppo e Laura Rosa portano in scena una raccolta di testi rielaborati da Emi Audifredi con il progetto sonoro di Antonio Pomara, l’adattamento e la regia di Alberto Bergamini.

Quattro lettrici e due lettori per dare voce e corpo, a leggìo e nello spazio scenico, alle parole dei protagonisti di una storia durata sessant’anni: la vita dell’uomo Dostoevskij.

«L’evento si inserisce pienamente nelle attività di Terza missione progettate e promosse dall’Ateneo – spiega il prorettore Fabrizio Benente. – Alcuni mesi or sono, il regista Alberto Bergamini ha proposto la realizzazione della mise en espace dedicata a Dostoevskij, chiedendo la possibilità di usare come location l’atrio monumentale dell’Albergo dei Poveri. Nello spirito che deve animare le azioni di public engagement, e soprattutto quelle che hanno una potenziale ricaduta culturale e sociale, ci siamo attivati per creare la giusta condivisione di intenti con la direzione dell’ASP Brignole. L’evento è realizzato grazie all’impegno di Alberto Bergamini, degli attori e dei tecnici ed è supportato dal fattivo impegno del Settore relazioni esterne, del Settore eventi e del Servizio e-learning dell’Università di Genova. Considerando il numero limitato di posti per assistere dal vivo allo spettacolo teatrale, è stato deciso di procedere alla registrazione integrale e alla produzione di un video che, a partire da inizio dicembre, sarà disponibile sui social d'Ateneo. Ovviamente il prodotto verrà proposto alla comunità universitaria, agli studenti UniTE (UniGe per gli over 45) e a tutti coloro che avranno il piacere di fruire di questa opportunità culturale legata alla ricorrenza del bicentenario della nascita di Dostoevskij».

Sinossi dello spettacolo

Fëdor Michajlovič Dostoevskij (1821-1881) è stato autore di romanzi immortali, riflessioni filosofiche, politiche ed estetiche. Ha tratteggiato con sapienza tipi e personaggi, scavando instancabilmente nell’animo umano, trascinando con sé lettori e studiosi nell’intreccio delle sue storie e delle sue idee così come nel dedalo delle vie pietroburghesi.

C’è però ancora un altro dedalo in cui perdersi, ed è quello della vita dell’uomo Dostoevskij: un’anima ombrosa, profonda, appassionata, custodita in un corpo dalla salute cagionevole, che poteva sembrare ora anziano, ora giovane, a seconda dell’umore del momento, della situazione, delle emozioni che lo attraversavano.

Chi era l’uomo Dostoevskij? Un’anima in gioco, sempre

Il bambino disubbidiente che scappa a chiacchierare con i pazienti dell’Ospedale dei Poveri, o ad aiutare le contadine nei campi; o quello ubbidiente, che recita Puškin a memoria con i fratelli e intanto che lo impara se ne innamora; lo studente di ingegneria, obtorto collo, che studia, sì, ma coltiva letteratura, e appena può ne fa la sua ragione di vita.

Il giovane scrittore travolto dal successo così all’improvviso che non sa come maneggiarlo, e, subito dopo, travolto da una condanna che, in un gioco atroce, lo trascina al patibolo per poi tirarlo indietro all’ultimo momento.

Il forzato, che in Siberia impara a sopravvivere ma anche a interrogare il Vangelo come fosse un oracolo; l’uomo innamorato come se non ci fosse un domani, tutte le volte, geloso alla follia fino a stancarsi della donna amata – solo di Anna non si stancherà, mai; l’uomo legato a filo doppio, per dieci anni, alla roulette; l’uomo vessato dai debiti, sempre, in gioco contro il tempo per consegnare l’ultimo romanzo. E infine l’uomo che credeva profondamente nell’animo del suo popolo, e nella bellezza.

Quest’uomo lo abbiamo trovato dentro e, soprattutto, fuori dai suoi romanzi, nel suo epistolario e nei ricordi della sua seconda moglie, Anna Grigor'evna, che dal momento in cui lo conobbe decise che il suo compito sarebbe stato quello di affiancare e proteggere quell’anima geniale e fragile, sempre in bilico, sempre in gioco con la vita.

Locandina "Un'anima in gioco. L'uomo Dostoevskij"

27 novembre 2021

Ore 17.30
Ingresso gratuito dietro presentazione di Certificazione verde COVID-19 (Green Pass)
Prenotazione obbligatoria su Eventbrite


Atrio monumentale Albergo dei Poveri, P.zzale E. Brignole 2 - Genova
Per maggiori informazioni: Università di Genova - Settore eventi e comunicazione interna
Promotore: Università di Genova