La lezione di un matematico curioso
“La matematica sta tutta intorno a noi. Guardando con curiosità e senza paure la vita quotidiana ci si può trovare tanta matematica ma anche viceversa”.
Con queste parole Giovanni Filocamo presentava nel 2010 il suo secondo libro, Il matematico curioso: dalla geometria del calcio all'algoritmo dei tacchi a spillo (Feltrinelli, 2010).
Grazie al suo “pensiero laterale” ha accompagnato i lettori alla scoperta della matematica che si nasconde nelle nostre vite: dalle forme di oggetti "futili" come una doccia solare, alle combinazioni possibili con cui possiamo vestirci con gli abiti del nostro armadio, alla logica della disposizione dei numeri nella roulette.
Ha insegnato a “non aver paura della matematica” (come recitava il titolo del suo primo libro) a un pubblico che vedeva i matematici come strani alchimisti chiusi nelle loro torri d’avorio immersi in studi astratti avulsi dal mondo reale e guardava al mondo dei numeri come la mitica Piperita Patty de “I Peanuts”
Fin da dopo la laurea, Giovanni si è dedicato alla divulgazione, unendo la sua passione per la scienza a quella per la scrittura, il gioco e il ballo: oltre a scrivere libri che sono diventati poi dei best seller di divulgazione scientifica, grazie alle sue collaborazioni con il CNR e il Festival della Scienza ha creato laboratori e progetti insegnando, tra l’altro, a centinaia di ragazzi e adulti la fisica che si cela nel ballo del tango, sua grande passione. Appena trentenne aveva creato insieme a Manuela Arata e Giuseppe Rosolini MateFitness, la prima palestra della Matematica, premiata da Google per l’innovazione nel campo dell’educazione. Un progetto in cui centinaia di ragazzi hanno imparato la matematica con il gioco, arrivando anche a fare giochi matematici sulle spiagge, così lontani dall’istituzionalità di un’aula scolastica.
Giovanni si era laureato in Fisica con una tesi sulla Teoria del Caos presso il nostro Ateneo dove ha poi conseguito anche il Dottorato in Matematica, nonostante nel frattempo fosse affiorata la malattia che ha sempre coraggiosamente combattuto, diventando un divulgatore, oltre che di scienza, della capacità di reagire alle avversità, della volontà di ripartire da zero (aveva dovuto imparare di nuovo a leggere e scrivere e postava i suoi progressi sui social) e dell’amore per la vita.
Oggi Giovanni non c’è più ma il suo lavoro continua a invitare giovani studenti a intraprendere studi scientifici, senza più aver paura di approcciarsi alle discipline considerate “difficili” e di cui ci sarà sempre più bisogno in futuro. Un obiettivo a cui il nostro Ateneo concorre con la partecipazione al Progetto Lauree Scientifiche, a iniziative di orientamento per i ragazzi delle superiori e all’organizzazione di eventi ludico-scientifici come la Coppa Gauss e la Coppa Pitagora.
Perché nel futuro ci siano più persone come Giovanni e perché le “Piperite Patty” superino le loro paure.
Pagina wikipedia di Giovanni Filocamo
Un ricordo di Giuseppe Rosolini
La Redazione
