RISEWISE Rise

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Donne, disabilità e loro coinvolgimento sociale

Può una donna disabile essere indipendente e avere le stesse possibilità di un uomo? A questo RISEWISE vuol rispondere, cercando soluzioni positive a interrogativi ancora aperti. Si tratta di un progetto coordinato dall’Università di Genova, della durata quadriennale e che ha preso il via dal 1 settembre 2016.


Foto di gruppoRisewise è un progetto unico mai sperimentato prima e promosso con fondi europei in ambito Horizon 2020 (per circa 2 milioni di euro totali). Si tratta di una sfida alla società contemporanea allo scopo di cambiare le pratiche di inclusione sociale e rendere disponibile la "vita normale", fatta di lavoro, istruzione e famiglia. Perché tra i tanti fattori che rendono difficile l’integrazione, la disabilità è quello trasversale più radicato e persistente.


Dal momento che gli studi medici, sociali e antropologici sull’handicap in maniera organica sono relativamente recenti e molto spesso non fanno distinzione precisa di genere, uno degli scopi fondamentali del progetto è anche quello di sviluppare nuove competenze in grado di migliorare l’integrazione sociale e in generale la vita delle donne con disabilità, secondo una prospettiva di genere che promuova un pieno godimento dei diritti e dell'uguaglianza di ogni persona nel rispetto della differenza.


La disabilità nel tempo è stata ed è spesso considerata come un problema di salute individuale da risolvere con cure mediche, ma sempre di più i disabili devono quindi diventare protagonisti attivi delle scelte che li riguardano e della vita sociale e RISEWISE lavorerà per questo. Non è infatti il solo modello medico quello che deve essere adottato, ma è il valore sociale di ogni persona a dover essere preso in considerazione, al di là della propria debolezza. In Italia i disabili sono tra i tre e i quattro milioni (a seconda dei dati Istat o Censis - 2015), rappresentando una percentuale fra il 5 e il 6,7 della popolazione italiana; il numero sulle donne disabili in Italia risale al 2008, quando erano stimate essere circa 1.700.000.


Partendo da questi presupposti, RISEWISE affronta ogni aspetto della disabilità attraverso un approccio olistico interdisciplinare: sociologia, psicologia, informatica, diritto, ingegneria e politica, con riferimento al quadro normativo esistente e al sostegno delle attuali tecnologie assistive, sono gli ambiti coinvolti. L'obiettivo è anche quello di influenzare la politica pubblica verso le donne e le donne con disabilità.
Un progetto ambizioso, con 14 partner di 6 paesi: si va dalla Turchia alla Svezia, dall’Austria alla Spagna, dall’Italia al Portogallo. Vi partecipano università e piccole-medie imprese. Un team trasversale e multidisciplinare: donne e uomini che vogliono lavorare insieme per la buona riuscita del progetto e delle donne.

Cinzia Leone
Coordinatrice e responsabile scientifico del progetto
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