La notte europea 2024 raccontata da due inviati UniGe
Grazie a un accordo tra RadioCom.tv, Campuswave Radio e l’Università di Genova, in occasione delle elezioni europee del 6-9 giugno 2024, Sara De Ponte e Francesco Massardo, dottorandi in "Studi europei", curriculum "Storia dell’idea d’Europa e dell’integrazione europea", hanno potuto seguire le giornate del voto e la notte degli spogli in diretta da Bruxelles, prendendo attivamente parte alla realizzazione di diversi prodotti giornalistici. Di seguito, il loro racconto.
De Ponte e Massardo, la cronaca da Bruxelles
In occasione delle elezioni europee, il Parlamento Europeo viene riorganizzato come un’immensa sala stampa: le tre sale dove normalmente lavorano gli eurodeputati, compreso l’emiciclo, vengono riconvertite per ospitare oltre mille giornalisti e tecnici provenienti da tutta Europa, mentre i box insonorizzati, che durante l’anno vengono messi a disposizione dei traduttori, sono riservati a radio e televisioni per raccontare in diretta quanto accade nei giorni delle elezioni.
Si tratta senza dubbio di una considerevole mole di lavoro organizzativo, pur facilitata dal fatto che il Parlamento Europeo a Bruxelles è davvero una piccola cittadella, con ristoranti, open space, palestre e parrucchieri!
Nei primi giorni di lavoro, il Parlamento non era particolarmente affollato; questo ci ha dato tempo e modo di realizzare alcuni brevi prodotti video negli angoli più telegenici del complesso. Con grande stupore abbiamo scoperto che l’ufficio stampa del Parlamento ci aveva fornito un box insonorizzato. nella seconda sala stampa. per la nostra diretta della domenica.
Nonostante la sicurezza fosse chiaramente una priorità, con controlli simil-aeroportuali all’ingresso e con l’obbligo di indossare sempre il badge fornito al momento dell’immatricolazione all'evento, il clima che si respirava all’interno del Parlamento era decisamente meno formale di quello che si potrebbe immaginare, o di quello che effettivamente si respira all’interno dei luoghi della politica nazionale, come Montecitorio o Palazzo Madama.
Il momento clou della nostra esperienza è stata certamente la lunga diretta audiovisiva sul sito di RadiocomTv, una web radio pensata per gli italiani all’estero, che ha sede a Bruxelles ed è diretta da Filippo Giuffrida Rèpaci, noto giornalista parlamentare con una lunga esperienza internazionale.
La diretta, dalle 20 di domenica alle 2 del mattino seguente, intendeva analizzare in corso d’opera i primi exit poll ufficiali e i dati parziali sulla composizione del nuovo Parlamento, che venivano proiettati sui maxi schermi della sala stampa, man mano che lo spoglio procedeva.
La lunga diretta intervallava dunque le news sullo spoglio con analisi e commenti insieme a giornalisti parlamentari e ospiti. La collaborazione con Campuswave, con RadUni e con Europhonica ci ha permesso di mantenere un filo diretto con le tante radio universitarie che si sono collegate allo streaming, fornendo spunti preziosi su vari temi europei, come l’economia, la crisi migratoria e l’uguaglianza di genere.
Restare in diretta per sei ore ci ha permesso di apprendere i tempi di conduzione, ma soprattutto la necessità di saper gestire una scaletta che, immancabilmente, cambiava secondo dopo secondo, con le breaking news (una su tutte, lo scioglimento dell’Assemblea Generale francese) e con i primi commenti a caldo, tra cui quelli dei capigruppo europei, che hanno parlato al Parlamento non appena le urne si sono chiuse in tutti i Paesi membri.
Al termine di questa esperienza, possiamo affermare con certezza che l'aspetto più arricchente è stato quello di aver vissuto in prima persona ciò che narravamo. Superando la barriera invisibile dello schermo televisivo, abbiamo abbattuto la distanza che troppo spesso viene imputata all'Europa come elemento di divisione tra istituzioni e cittadini.
Aver preso parte attivamente a un piccolo grande momento della storia europea rimarrà per noi un’esperienza indimenticabile, come non dimenticheremo facilmente le risate e i momenti di agitazione fuori onda, le sigarette e le birre nel bar della sala stampa (siamo pur sempre in Belgio!) o il confronto e la conoscenza dei tanti giornalisti, italiani e internazionali, che, come e con noi, hanno seguito le elezioni europee 2024.
* Sara De Ponte e Francesco Massardo sono dottorandi in "Studi europei" dell'Università di Genova; l'articolo è supervisionato da Mauro Coccoli.