Le rose, tradizione e innovazione: conferenza

Le rose: tradizione e innovazione

L'Università di Genova organizza una conferenza che è anche un viaggio alla scoperta delle rose. La loro botanica, la chimica, l’ibridazione e la storia: lunedì 16 giugno 2025, dalle ore 16:00 alle 19:00 a Palazzo Doria Spinola a Genova. Durante l’evento saranno presentati i risultati di due progetti: Rosaextrem e Varrose, e saranno presenti aziende del territorio partner di questi progetti.

L'evento è incentrato sullo studio e l’evoluzione della coltivazione delle rose e il loro utilizzo, un tema che ha coinvolto il Club Zonta, il cui simbolo è una rosa gialla, di varietà "Hartanna" (anche conosciuta come "Princess Alice" o "Brite Lites"), scelta nel 1983. 
Questa rosa, dal colore giallo brillante, rappresenta la gioia, l'amicizia e l'affetto, elementi chiave dei progetti di Zonta. La rosa gialla di Zonta dal 1999 è anche il simbolo del "Rose Day", che si celebra l'8 marzo, giornata internazionale dei diritti delle donne.

Le rose tra tradizione e innovaione conferenza e cena

Le rose antiche

Attualmente sono disponibili un gran numero di varietà e cultivar di rose, molte delle quali coltivate intensamente, ma non esistono indicazioni circa la possibilità di evidenziare proprietà specifiche di singole cultivar, soprattutto quelle appartenenti alle cosiddette “rose antiche”, spesso legate ad aree geografiche ristrette.

Si definisce “rosa antica” quando la specie a cui appartiene la varietà era già coltivata prima del 1867, mentre le rose moderne rifiorenti nascono con la creazione del primo ibrido di rosa Tea, proprio in questa data. Le rose antiche mostrano una forte componente di profumo, al contrario delle maggior parte delle rose moderne in cui questa caratteristica è stata persa essendo state selezionate per altre qualità come il colore e la dimensione del fiore, la resistenza alle malattie e la rifiorenza.

Rosă, rosae

Il genere Rosa L., 1753 della famiglia delle Rosaceae, comprende circa 250 specie, originarie dell'Europa e dell'Asia, di tipo arbustivo, sarmentoso e rampicanti, alte dai 20 centimetri ai 15 metri, con fiori grandi o piccoli, a mazzetti o solitari, semplici o doppi, con innumerevoli sfumature di colore e profumo.

I frutti ad achenio sono contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono circa 40, fra queste sono comprese Rosa canina che è la più comune, Rosa gallica, Rosa glauca, Rosa pendulina e Rosa sempervirens.

Le specie di rose esistono sul pianeta da almeno 40 milioni di anni, come indicato dai reperti fossili. Sebbene non sia possibile identificare queste specie di rose, si pensa alle particolari specie di rose profumate come Rosa gallica, Rosa moschata, Rosa centifolia e Rosa x damascena.

L'olio essenziale di rosa e l'acqua di rose sono i principali prodotti della lavorazione delle rose

la rosa muschata

Il progetto “Varrose”*

Nella tradizione culturale dell’alta Valle Scrivia, nell’entroterra di Genova, si sono sempre coltivate antiche rose da sciroppo, dal profumo intenso e duraturo. Alla fine degli anni ‘70 del secolo scorso è diminuita in modo drastico la loro diffusione e importanza economica; tuttavia, negli ultimi anni, sono sorte numerose iniziative volte al potenziamento della produzione.

Esiste ancora un gruppo di aziende agricole, specializzate nella produzione di sciroppo di rose secondo la ricetta tradizionale. Nella produzione di queste aziende sono presenti anche altri prodotti a base di petali di rosa: conserve, gelatine, zucchero di rosa. Lo sciroppo di rose è inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali della Regione Liguria, dal marchio Genova Gourmet della CCIAA Genova e tutelato come Presidio Slow Food.

Le rose da sciroppo sono piante rustiche ben adattate al territorio, piante arbustive coltivate in piena terra, che fioriscono una sola volta all’anno; la raccolta dei petali è quindi concentrata nei mesi di maggio e giugno. Nella preparazione dello sciroppo di rose della Valle Scrivia sono utilizzate principalmente due varietà già presenti dai tempi antichi: Rosa centifolia ‘muscosa’ e la rosa denominata ‘rugosa’ o detta anche Rosa della Valle Scrivia.  Si tratta di rose che presentano una corolla corposa, formata da molti giri di petali, entrambe con un profumo tipico particolarmente intenso. La prima è caratterizzata dal arbusti molto spinosi e dell’avere il calice e i sepali ricoperti da una peluria verde un poco appiccicosa da qui l’attribuzione di ‘muscosa’.

Le rose muscose sono considerate mutazioni di Rosa centifolia, a sua volta descritta come un presunto ibrido una rosa gallica e una damascena, comparso probabilmente in Olanda alla fine del XVI secolo. La rosa ‘rugosa’ della Valle Scrivia presenta il retro della foglia molto ruvido, con le nervature ben marcate, da questa caratteristica l’attribuzione al gruppo delle rose derivate da Rosa rugosa, nativa del Giappone e dalla Corea and introdotta in Occidente verso il 1880, caratterizzata da estremo vigore ed eccellente resistenza alle malattie.

Nelle coltivazioni della Valle Scrivia sono presenti altre rose profumate come Rosa x damascena principalmente usata in cosmesi. Rosa x damascena è una varietà molto antica di rosa, descritta come un ibrido tra rosa gallica, moschata e fedtschenkoana. Storicamente originaria del Medio Oriente, oggi è coltivata prevalentemente in Bulgaria e Marocco, dove esiste la "Valle della rosa". La rosa damascena ha un odore molto delicato ma inconfondibile in quanto composto da più di 400 sostanze aromatiche differenti.

Nel progetto Varrose si sono perseguiti i seguenti obiettivi: salvaguardia di antiche varietà di rose da sciroppo coltivate tradizionalmente nella Valle Scrivia tramite caratterizzazione del pool varietale presente nelle coltivazioni; azioni di conservazione della biodiversità locale da parte di aziende agricole ed enti di ricerca; creazione di schede descrittive delle varietà per successiva iscrizione all’Anagrafe Nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare. 

rosa centifolia

Il progetto “Le rose di Sanremo: ricerca e selezione di nuovi ibridi autoctoni per la profumeria botanica (Rosaextrem)”**

Il progetto ha studiato le caratteristiche varietali, le componenti della frazione volatile e l’efficacia degli estratti di nuove varietà di rose profumate partendo dal patrimonio genetico messo a disposizione dall’ibridatore Antonio Marchese per arrivare a selezionare 1 o 2 nuovi ibridi, nuovi prodotti come rosa da profumeria ma con caratteristiche tali da poter essere una splendida rosa ornamentale per gli appassionati del giardino.

Marchese ha lavorato per anni sull’ibridazione di rose a uso di fiore reciso ma reintroducendo il carattere del profumo nella rosa. Queste rose profumate hanno la peculiarità che possono essere coltivate in pieno campo e son rifiorenti, aumentando quindi la resa per ettaro delle tradizionali rose da profumo, sono nate dall’ibridazione di rose autoctone del territorio e grazie al clima mite di Sanremo e della Liguria sono in produzione per diversi mesi all’anno.

Utilizzando il ricco patrimonio genetico di Marchese, nel corso del progetto è stata selezionata una popolazione di 12 ibridi e tra questi ne sono stati scelti due con le caratteristiche organolettiche e varietali migliori per diventare nuove rose destinate alla profumeria di alta gamma e alla cosmesi di qualità.

Le fasi del progetto sono state:

  1. selezione degli ibridi già seminati nel 2019 risultato del lavoro già iniziato da Marchese nell’ambito della creazione del partenariato con l’azienda agricola Cotta;
  2. moltiplicazione per clonazione da talea e da innesto delle varietà scelte;
  3. analisi di head space delle queste varietà selezionate;
  4. analisi dei risultati e scelta delle varietà da impiantare;
  5. prove di estrazione della frazione aromatica e del fitocomplesso;
  6. creazione di un campo sperimentale per la produzione del materiale vegetale necessario alla realizzazione dei test.
raccolta della rosa damascena

* PSR 2014/2020 - M10.02. Bando DGR n. 1216/2021 – Domanda di sostegno n. 2015.07.62361.6217 - Progetto “VARROSE”. responsabile scientifico partner Università di Genova: Angela Bisio. Importo totale progetto 90031.94 €. Importo finanziato partner UNIGE 23925.75 €. Durata dal 15/03/2023 al 14/03/2025.

** PSR Liguria M16.1 “settore agricolo” seconda fase attuazione DGR n.727/2019. Progetto “Le rose di Sanremo: ricerca e selezione di nuovi ibridi autoctoni per la profumeria botanica. (ROSAEXTREM)”. Domanda di aiuto n.12818 – 1357621. Responsabile scientifico partner Università di Genova: Angela Bisio. Importo totale progetto 100000.00 €. Importo finanziato partner UNIGE 22000.00 €. Dal 15/03/21 al 15/09/22.

lunedì 16 giugno 2025

Convegno: "Le rose: tradizione e innovazione"

  • dalle ore 16:00 alle 19:00 - Sala del Consiglio Metropolitano - Palazzo Doria Spinola (ingresso da Largo E. Lanfranco, 1) - Genova

Il programma del convegno

  • ore 16:00 - saluto delle autorità: Mariella Rosatelli, presidente di Zonta Genova, Anna Maria Pittaluga, direttrice del Dipartimento di Farmacia dell'Università di Genova, Marco Savona, coordinatore di sede di CREA Sanremo, Giovanni Minuto, direttore di CERSAA - modera Nicoletta Campanella (Nicla Edizioni)
  • ore 16:30 - Angela Bisio (Università di Genova): Rose!
  • ore 16.50 - Marco Savona (CREA Sanremo): Come nasce una rosa
  • ore 17:10 - Laura De Benedetti (CREA Sanremo): Le attività del progetto Varrose per la conservazione e la caratterizzazione delle rose da sciroppo della Valle Scrivia
  • ore 17:30 – Nicoletta Campanella (Nicla Edizioni): Conclusioni e future prospettive
  • ore 19:00 - cena presso “Le Terrazze del Ducale” 

durante la cena ci saranno interventi di:

per informazioni e iscrizioni:

  • Adele Rossi: 3473474358

di Claudia Ferretti