Savona: la cattedrale ritrovata
Dal luglio scorso è ripresa l’indagine archeologica nell’area della Cattedrale medievale savonese, all’interno del complesso monumentale del Priamàr, condotta, sotto la direzione del prof. Carlo Varaldo e della dott.ssa Rita Lavagna, dall’Istituto Internazionale di Studi Liguri in collaborazione con la Scuola di Specializzazione in Beni archeologici dell’Università di Genova e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Imperia e Savona.
L’indagine stratigrafica, che si è valsa dell’assistenza della dott.ssa Marta Bagnasco, ha interessato un locale del cinque e seicentesco Palazzo dei Colonnelli, costruito sui resti della chiesa, demolita nell’ultimo decennio del XVI. In questo settore i resti della chiesa medievale erano ridotti a un limitato deposito stratigrafico, dal momento che le opere militari genovesi avevano raggiunto in più punti lo stesso piano roccioso del colle. Nonostante ciò, è stato possibile mettere in luce i resti di alcuni ossari basso medievali, che contenevano ancora i resti di numerosi inumati.
Ritrovamento di particolare importanza è stato invece il rinvenimento di un grande e raffinato capitello in pietra nera, appartenente al colonnato delle navate, dal quale è stato possibile valutare in oltre un metro il diametro dei pilastri. La datazione alla seconda metà del XIV secolo viene ad aprire tutta una serie di interrogativi e soprattutto fornire un’evidente informazione su importanti lavori strutturali subiti dalla chiesa nel tardo Trecento, di cui mai le fonti avevano fatto cenno, avendo generalmente enfatizzato quello realizzati fra Quattro e Cinquecento su impulso dei due papi rovereschi. Gli interventi trecenteschi possono essere assegnati all’opera del vescovo Antonio da Saluzzo, presule savonese dal 1355 al 1376, per poi passare alla cattedra milanese come arcivescovo; e proprio a Milano sarà lui a dare inizio, nel 1386, ai lavori del nuovo grandioso Duomo.
Particolarmente interessante anche il rinvenimento di una solida base marmorea di colonna, databile al XII secolo, che si potrebbe ipotizzare provenire dalla cripta romanica. Il prosieguo delle ricerche estenderà lo scavo al fronte della chiesa, nella speranza di rintracciare la fondazione dei pilastri del colonnato della prima e seconda campata, quelle dalle quali doveva provenire il grandioso capitello.